Discesa all’inferno: La Cattedrale – Recensione del secondo capitolo dell’incubo firmato Garth Ennis

Data di uscita
2020
Autore
Garth Ennis
Editore
saldaPress
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Continua il sodalizio di saldaPress con il materiale più personale e autoriale di Garth Ennis, sceneggiatore irlandese famoso per il suo lavoro su Hitman e Preacher, oltre che su svariati altri progetti. Dopo la riproposizione de Le Storie di Guerra, recensite a più riprese su queste pagine, l’editore emiliano le ha affiancate con altre opere in cui lo stile folle, provocatorio e visionario di Ennis è riconoscibile fin dalla prima battuta come Jimmy’s Bastards, di cui il sottoscritto si è occupato ampiamente, ma anche la saga di Discesa all’Inferno.

La recensione di Discesa all’inferno: La Cattedrale, secondo e conclusivo capitolo dell’incubo firmato Garth Ennis edito da saldaPress

Ed è proprio del secondo volume di Discesa all’Inferno, intitolato La Cattedrale che parliamo qui oggi.

Iniziamo prima con un breve riassunto del primo volume che segue la storia di Shaw e McGregor, due agenti dell’FBI a caccia di un pericoloso serial killer. Shaw è dura, cinica e disillusa. McGregor è un giovane idealista. I due, per quanto diversi, sembrano aver trovato un loro personale equilibrio.

Quella che all’inizio sembra una classica indagine come tante si rivela essere il primo passo di una lunga caduta nell’incubo: l’assassino, un uomo di nome Carnahan, viene catturato e rilasciato e Shaw, in preda all’ira, lo uccide e tenta di inscenarne il suicidio. Le carriere dei due agenti vanno alla malora, ma, tempo dopo, entrambi si ritrovano in un sotterraneo di Long Beach dove alcuni agenti sono scomparsi senza lasciare traccia e dove alcuni agenti SWAT si sono suicidati in massa. Entrando, i due agenti scoprono che il loro cuore non batte più.

Scendere lungo oscuri meandri per scoprire le origini del male

Ne La Cattedrale Shaw e McGregor proseguono la discesa negli oscuri corridoi del magazzino fino a quando non sbucano in una immensa cattedrale gotica. Lì incontrano il redivivo Carnahan, il quale inizia un tremendo racconto sulle origini del Male. Ben presto, di fronte agli occhi si Shaw e McGregor si spalancano i più grandi orrori dell’umanità.

Discesa all’inferno: La Cattedrale

In questa serie, ritroviamo il Garth Ennis più visionario ed estremo, quello che si è fatto conoscere in tutto il mondo; in modalità diversa rispetto ad altre sue creazioni, sia chiaro, ma sempre con quella vena di cinismo che lo ha sempre contraddistinto.

Garth Ennis spinge il piede sull’acceleratore mettendo in scena una storia in cui la mostruosità del genere umano emerge in tutta la sua brutalità. Non ci sono vincitori, non ci sono salvatori e non ci sono eroi. Per tutte le 160 e oltre pagine di questo secondo volume, Ennis afferra il lettore per il bavero e lo conduce in un viaggio fin nei recessi più profondi dell’orrore lasciandogli ben poche possibilità di scampo.

Non ci sono pause nei capitoli che compongono la storia, non ci sono tempi morti: ogni pagina è una coltellata, ogni vignetta tiene il lettore con il fiato sospeso per il desiderio di sapere cosa accade dopo.

Certo, possiamo dire che Ennis non inventa nulla, e di fatto è così, ma è come scrive che fa la differenza. Per farla breve, senza timore di incorrere in particolari spoiler, ci troviamo di fronte al classico racconto dell’Anticristo giunto per creare l’Inferno sulla Terra, ma Ennis ci mette del suo per rendere la storia ricca di personalità e, soprattutto, per attualizzarla ai tempi che viviamo.

Forse è proprio questo, se dobbiamo trovargli un difetto, il limite di questo racconto: l’essere eccessivamente legato alla contemporaneità, con tanto di nomi di politici americani e accenni alla politica attuale. Il rischio è che, passata questa fase, la storia subisca un po’ il peso degli anni.

Discesa all’inferno: La Cattedrale

Disegni che non passano mai di moda

Ciò che non passa di moda, di sicuro, è il disegno di Goran Sudzuka, fumettista croato dotato di uno stile classico e molto americano che andava bene trent’anni fa e, probabilmente, andrà bene fra altri trenta.

Misurato ed esagerato a seconda dell’occorrenza, sintetico e dettagliato quando serve, Sudzuka ha svolto generalmente un ottimo lavoro nella serie Discesa all’inferno di Garth Ennis. Unico difetto, se vogliamo trovargliene uno, è nella caratterizzazione abbastanza generica dei personaggi principali, ma si tratta di un peccatuccio veniale assolutamente trascurabile a fronte di tutto il resto del suo eccellente lavoro.

Trama di Discesa all’inferno: La Cattedrale  (Garth Ennis)

Gli agenti speciali Shaw e McGregor sono ancora bloccati in un magazzino di Long Beach, immersi in una realtà distorta, perduti in una dimensione completamente governata dall’orrore.

E, lasciandosi alle spalle qualunque forma di normalità, a ogni nuovo passo diventa loro più chiaro quanto sia smisurato l’incubo in cui sono precipitati.

La notte sta ormai finendo: antichi peccati e vecchie menzogne che continuano a essere raccontate rischiano di provocare una nuova, terrificante alba infernale per tutti gli uomini.

“La cattedrale” raccoglie i numeri 6-12 della serie scritta da Garth Ennis e disegnata da Goran Sudzuka.

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