Ritorno a Brooklyn Vol. 1 – La recensione del noir crudo e violento di Ennis e Palmiotti

Ritorno a Brooklyn Vol. 1

La storia inizia di venerdì, in una centrale di polizia dove troviamo Bob Saetta, dell’omonimo clan mafioso italoamericano, pronto a spifferare tutto alla polizia… peccato che a fronte delle sue azioni, suo fratello Paul ha deciso di prendere in ostaggio moglie e figlio di Bob, Penny e Michael.

La recensione di Ritorno a Brooklyn Vol. 1, il nuovo volume di saldaPRess del durissimo noir firmato Garth Ennis e Jimmy Palmiotti

È questo lo spunto iniziale di Ritorno a Brooklyn Vol. 1 con il quale Jimmy Palmiotti e l’acclamato Garth Ennis (Preacher, The Boys, oltre a vari titoli sia per DC Comics che per Marvel) ci porteranno con loro in questa avventura criminale dei fratelli Bob e Paul Saetta che, pagina dopo pagina si trasformerà in una vera e propria ecatombe per le vie di Brooklyn.

Bob Saetta è un uomo d’onore. Eliminare ogni ostacolo che impedisce alla sua famiglia di essere la più importante tra le cosche mafiose di Brooklyn è il suo lavoro. Ma anche un killer senza scrupoli come lui ha una morale. Questa è la storia di come Bob ha deciso di tradire suo fratello e l’organizzazione che gestisce in nome della sua integrità e di una personalissima idea di giustizia. Questa è la storia della redenzione di uno dei più brutali assassini di New York. “Ritorno a Brooklyn” è una crime story che colpisce allo stomaco e invita a riflettere sulle infinite occasioni che un uomo, anche il più malvagio, ha per diventare un eroe. “Ritorno a Brooklyn” è nato dall’immaginazione e dalla personale esperienza di vita di Jimmy Palmiotti ed è diventato un racconto violento e oscuro sceneggiato da Garth Ennis e disegnato da Mihailo Vukelic.

Quel maledetto venerdì in centrale

Dunque, come dicevamo, la polizia e l’F.B.I., concedono a Bob 24 ore per andarsi a riprendere la famiglia e da quel momento incomincerà un’escalation di violenza e sangue.

Bob, dopo aver massacrato sei “picciotti” fedeli a Paul, incontra una sua ex Maggie Mahoney, e con lei si muove per andare a salvare i suoi cari, non prima di aver reclutato un Vinnie T. salvandolo da morte certa. Bob, Vinnie e Meg erano molto amici da piccoli ed ora si ritrovano nuovamente uniti in questa avventura per le strade di Brooklyn: presto però i ricordi d’infanzia svaniranno quando la cruda realtà si farà loro davanti.

Lasciando Maggie al sicuro Bob e Vinnie vanno in un club alla ricerca di una misteriosa videocassetta: Bob farà strage dei criminali russi che gestiscono il locale, creando ancora più confusione, trasformando il quartiere in un’autentica zona di guerra, disseminata di cadaveri.

L’orribile segreto di Paul

Il segreto è tutto in quella videocassetta che Bob ha strappato ai russi: in quel videotape c’è un segreto orribile che riguarda suo fratello Paul. Dopo averla fatto vedere a Vinnie e Maggie, che sono disgustati dalla visione del clip, Bob spiega loro che per lui conta uccidere suo fratello, ora che si è macchiato di orribili nefandezze. La storia prosegue in un escalation di cadaveri, pagina dopo pagina veniamo trascinati in questo folle tour in tutta Brooklyn dove i fatti di sangue aumentano in maniera esponenziale. Persino l’anziana madre dei due è coinvolta nel turpe segreto di Paul!

In un certo senso la fuga di Bob, insieme a Vinnie e Maggie mi ha ricordato a tratti la trama de I Guerrieri della Notte dove i Guerrieri, appunto, vengono braccati dalle gang rivali. La storia di Ritorno a Brooklyn Vol. 1 ha però, in più, il gusto crudo e spietato di una seri TV come i Sopranos. Non so se qualcuno ci ha già pensato ma… ne verrebbe fuori un bel film o una bella serie, ovviamente solo per stomaci forti.

 

La nuova edizione cartonata di Ritorno a Brooklyn è un must per gli amanti del genere noir

Ritorno a Brooklyn è una storia che cresce piano piano, pagina dopo pagina, ma quando cominceranno i primi morti verrete rapiti dal vortice di sangue che aumenterà, capitolo dopo capitolo, fino al massacro finale. Chissà, magari Quentin Tarantino, prima del suo tanto annunciato ritiro,  gradirebbe farne una sua personale versione cinematografica. Se Steven Seagal fosse ancora in forma, potrebbe essere il candidato ideale per il ruolo del protagonista principale, Bob Saetta, un criminale che però possiede un proprio codice d’onore.

Devo fare in ogni caso una menzione particolare per gli incredibile disegni di Mihalo Vukelic. Se non conoscete il suo stile, da quel che vi ho raccontato potreste immaginarvi uno stile di disegno magari con abbondante uso di inchiostro nero, di tratti disegnati in maniera graffiata, con sporcature, ombre, macchie e dettagli molti cinematografici di location e luoghi di Brooklyn. Invece ci troviamo ad osservare disegni con un tratto delicato, le persone vengono tratteggiate dal fumettista con estrema precisione e caratterizzate da un delicatissimo chiaroscuro che ricorda molto la matita. Ho trovato questo tratto così ovattato, in netto contrasto con l’estrema violenza della storia: secondo me i due aspetti funzionano molto bene insieme e contribuiscono ad aumentare il senso di follia che contraddistingue tutta la storia.

Infine i colori delicati e dalle tinte pastello realizzati dal colorista Brian Free donano alle immagini una delicatezza che stride molto con la ferocia e l brutalità della trama scritta da Garth Ennis.

Se avete lo stomaco debole NON comprate Ritorno a Brooklyn (anche se in realtà dovreste farlo comunque), se invece avete voglia di leggere e vedere una storia cruenta e colma di colpi di scena e sorpresa, allora vi consiglio di procurarvi subito il volume edito da saldaPress in questa nuova edizione cartonata che potete acquistare a QUESTO INDIRIZZO.