Ciao Kobe, grazie di tutto

kobe bryant

Come ormai avrete saputo, Kobe Bryant è morto assieme alla figlia tredicenne Gianna Maria in un incidente mentre con l’elicottero si spostava per portare proprio la figlia e gli altri passeggeri ad un allenamento di basket.

Un addio intimo e personale a Kobe Bryant, la cui scomparsa abbiamo sperato fino all’ultimo fosse l’ennesima fake news sensazionalista

No, non sono arrivato tardi, semplicemente sono andato a letto ieri sera con la totale convinzione che mi sarei svegliato stamattina e avrei letto la sua stessa smentita annunciando una fake news.

Purtroppo non è stato così. Mi sono messo la sua maglia e sono andato al lavoro e non c’è stato attimo in cui non abbia pensato a tutto quello che Kobe ha portato nel mio mondo, nel mondo della pallacanestro. E poi dopo il ritiro è arrivato l’Oscar e la scrittura di libri.

E il dolore, agghiacciante di padre, nel capire che stai per morire e tua figlia, la tua adorata figlia, quella che avrebbe dovuto portare la tua eredità sui campi da basket, sarebbe morta con te, nelle tue braccia. Devastante. Non ho scritto niente sui social. Non c’è niente che possa aggiungere al dolore che tutta una popolazione di sportivi e non sportivi abbia già scritto.

Questo è un portale di nerd, ma un personaggio come Kobe trascende i confini, come Michael Jordan. Personaggi eterni… leggende come Freddy Mercury o Ayrton Senna.

E per far capire anche a voi che poco masticate la pallacanestro, quanto abbia cambiato o rappresentato il basket e lo sport in genere, vi faccio leggere i tweet che gli ex-compagni di squadra, avversari, allenatori ma anche sportivi in generale, personaggi dello show hanno scritto in sua memoria.

Da oggi e per i prossimi sette giorni su tutti i campi da basket italiani e in tutte le categorie verrà osservato un minuto di silenzio in ricordo di Kobe Bryant.

Ciao Kobe, grazie di tutto.