Flotsam: la recensione del city builder acquatico alla Waterworld (ma con uno spirito ecologico)

Flotsam
Flotsam
Data di uscita
26 Settembre 2019
Genere
City Builder / Gestionale
Sviluppatore
Pajama Llama Games
Publisher
Kongregate

Cosa succede quando un gestionale di city building si sposta in mare aperto? Diventa Flotsam! L’idea alla base del gioco made in Pajama Llama è molto semplice: il mondo come lo conosciamo non esiste più e ci ritroviamo nell’oceano circondati dai rifiuti. Dovremo essere bravi nel trasformare questi scarti in materie prime, e ricostruire una città galleggiante che possa salvare gli ultimi sopravvissuti.

Flotsam, la recensione dell’indie game che ci mostra un futuro disastroso… ma colorato

Gli appassionati del genere gestionale cittadino hanno visto molti titoli nel corso degli anni, che ci hanno mostrato epoche, mondi e situazioni più o meno realistiche.

Per differenziarsi dai vari Cities, Tropico o l’alternativo Frostpunk, i ragazzi della Pajama Llama han deciso di puntare su un tema delicato e quantomai attuale come il riscaldamento globale (o, almeno, cosi sembra). Ci ritroveremo infatti con i nostri 3 naufraghi sperduti chissà dove, con un’unico obiettivo: costruire un luogo dove vivere.

Per farvi subito un’idea di cosa stiamo parlando, ecco il trailer d’annuncio:

Iniziamo con il dire che Flotsam si trova ora in early access, quindi al momento non ha tutte le caratteristiche del gioco finale ma queste verranno implementate nel corso dei prossimi mesi. Quanto abbiamo in mano ora ci permette comunque di capire le dinamiche e le potenzialità di questo Indie Game.

Le meccaniche sono le stesse di un classico city builder:

  • raccogli le materie prime
  • immagazzinale più che puoi
  • costruisci strutture che lavorano le risorse
  • ricerca nuovi elementi avanzati per rendere più efficiente la produzione
  • espandi la tua città galleggiante

Niente di particolarmente innovativo da questo punto di vista. La differenza con altri giochi similari sta però nel fatto che il mondo è del tutto casuale ed infinito, con un continuo cambiamento che si percepisce man mano si procede nei livelli.

L’obiettivo quindi è quello di far crescere sempre di più la città. Per far questo ci vengono in aiuto alcuni elementi nel corso del nostro viaggio, che ci consentiranno di muoverci, potenziarci o ampliare i lavoratori a disposizione. Tra le prime missioni infatti dovremo recuperare i materiali adatti per costruire una vela, che ci permetterà di spostarci sulla mappa per recuperare oggetti, punti ricerca (che ci serviranno per costruire strutture avanzate) e naufraghi.

Come si gioca a Flotsam?

Come detto, la raccolta delle risorse è la parte principale del gioco. Tra le onde potremo trovare ammassi di legna o contenitori di plastica, che verranno man mano stoccati – assegnando il lavoro – dai nostri operai. Avremo spazio per 100 unità all’interno del centro città, dopodiché dovremo provvedere a creare depositi adatti allo scopo.

La legna bagnata servirà comunque a poco, infatti ci troveremo presto a dover costruire una struttura in grado di asciugarla per poi utilizzarla per costruire porti, barche o altre strutture.

Altre risorse da tenere in seria considerazione sono il cibo e l’acqua. La nostra popolazione ha vita propria e funziona tramite quattro fattori molto importanti:

  • Salute
  • Cibo
  • Acqua
  • Riposo

In completa autonomia i nostri lavoratori si procureranno da bere e da mangiare dal magazzino nel momento in cui la percentuale arriverà a zero. Per riposarsi si stenderanno a terra o, per i più fortunati, a cui avremo costruito un letto, su un comodo materasso. La barra della salute invece inizierà a calare quando una delle altre voci sarà esaurita. Molta attenzione quindi al fattore sopravvivenza.

Per il cibo la procedura è semplice e consiste nel pescare pesce, essiccarlo e metterlo nel deposito. Più avanti nel gioco si potrà imparare a cucinarlo e quindi ad avere un maggiore apporto di energia quando lo si consuma. Per l’acqua invece servirà un distillatore, che avrà bisogno di legna da ardere (fabbricabile) per poter funzionare.

Riguardo le costruzioni invece potremo trovare quelle base, oppure, tramite punti ricerca che troveremo su isolotti sparsi nei livelli, edifici più sofisticati. Potremo cosi produrre acqua con energia solare piuttosto che depositi più capienti e tanto altro ancora.

Parlando invece di abitanti, si inizierà con 3 braccianti per poi trovarne tanti altri presenti sulle isole che incontreremo durante la navigazione. Ognuno di loro avrà una caratteristica particolare che potrà essere più o meno utile durante la partita. Un esempio? Ci sarà chi avrà sonno più velocemente di altri oppure chi saprà nuotare meglio.

Nello spostamento lungo la mappa troveremo poi dei bivi, dove dovremo scegliere se andare in zone con persone da recuperare oppure in zone dove cercare nuovi materiali. Questo ci permetterà di sviluppare in modi diversi la nostro piccolo villaggio acquatico.

Se volete approfondire le meccaniche di Flotsam, ecco il nostro gameplay:

Quanto è bella l’apocalisse?

Un motore grafico adatto allo scopo, che unisce il low-poly con la tecnica del cel-shading, fornendo cosi la giusta fluidità che è d’obbligo in mezzo all’oceano. Nessun gioco di parole, semplicemente non è da sottovalutare il fatto che attorno a noi continua a muoversi tutto. Per adattarsi alle prestazioni della maggior parte dei PC è stata fatta questa scelta, che nell’insieme rende Flotsam anche molto simpatico e vivace, in perfetto stile cartoon.

Anche le animazioni, sebbene non eccessive, si notano molto. Vedere i nostri abitanti nuotare, pescare, raccogliere o usare risorse è decisamente credibile (quando costruite qualcosa e dovete utilizzare 10 pezzi di plastica, vedrete il personaggio recuperare esattamente 10 pezzi di plastica! NdR).

Il tema del cambiamento climatico è molto sentito di questi tempi e l’idea di utilizzare qualcosa di simile per sviluppare un gioco potrebbe valere tanto. In questa prima versione si nota la mancanza di alcuni elementi, ma di contro si inizia a capire che potenzialità può avere il gioco. Bisogna solo capire se i ragazzi Belgi sapranno proseguire su questa strada e che il successo riscontrato al Gamescon 2019 sia di buon auspicio.

Flotsam spicca sicuramente per originalità. Affrontare una tematica di questo tipo è un modo in più per metterci di fronte alla situazione attuale del nostro pianeta, ma anche un modo diverso di considerare un titolo gestionale.

Non c’è un tutorial iniziale, quindi all’avvio del gioco dovremo puntare su intuito e pazienza. C’è poi anche da ricordare che, una volta costruite le prime strutture, la curiosità e voglia di continuare aumenta.

Da fine settembre il gioco di Pajama Llama è disponibile in accesso anticipato su Steam, completamente in italiano, al prezzo di 22,99€. Questa condizione durerà un anno, per dare agli sviluppatori il tempo di rendere stabile Flotsam, aggiungere contenuti e prolungare la durata della sessione. Se tutto va come deve, il rilascio della versione finale avverrà verso la fine del 2020.

Dovremo attendere ancora un po’, ma le premesse per un ottimo gioco ci sono tutte.

Flotsam
Flotsam: la recensione del city builder acquatico alla Waterworld (ma con uno spirito ecologico)
Voto Finale
Flotsam è una buona idea ma soprattutto una buona promessa; la promessa che il gioco, in futuro, correggerà i difetti di questa prima versione in early access, regalandoci un city builder originale, come non se ne vedevano da tempo su PC
Pro
Idea di gioco originale
Sviluppo continuo
Fluidità e stile vivace
Contro
Inizio non molto intuitivo
Pochi contenuti
7.2
Voto Finale
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