Alcuni topi hanno imparato a giocare a nascondino, e si divertono pure!

Una nuova ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Science ha messo in luce una sorprendente capacità nei roditori: i topi sono in grado di apprendere il gioco infantile del nascondino, e si divertono molto nel praticarlo!

Vediamo come è avvenuta questa scoperta e perché è ben più di una semplice curiosità.

Ricercatori all’Università di Berlino hanno insegnato con successo a dei topi il gioco del nascondino, a cui, a quanto pare, i roditori partecipano con gioia

Chiunque abbia avuto un cucciolo nella sua vita saprà certamente che i giovani esemplari di animali (uomo compreso) praticano l’attività del gioco spesso e volentieri.

Oltre al valore ludico, nei mammiferi il gioco assume una importantissima funzione formativa: il gioco della “lotta”, ad esempio, prepara i piccoli per le sfide fisiche della vita adulta aiutando anche lo sviluppo delle loro abilità motorie.

Ma anche per gli animali il gioco resta comunque qualcosa di divertente, svolgendo una funzione ricreativa come nell’uomo.

Nello studio di cui parliamo, i ricercatori hanno iniziato ad insegnare ai topi a giocare a nascondino a partire dalle 3 settimane di vita, portando avanti l’attività fino alle 22 settimane. Ai roditori sono stati insegnati con successo entrambi i ruoli del gioco: sia quello del “cercatore”, sia quello di “chi si nasconde”.

Dopo un difficile addestramento, gli studiosi hanno verificato che i topi cercavano attivamente l’interazione con i ricercatori al fine di giocare, senza ricevere alcun tipo di altra ricompensa se non quella derivante dall’esperienza di gioco in sé.

Addirittura i topi sono persino arrivati ad elaborare strategie “avanzate” durante il gioco: ad esempio, quando si muovevano da un nascondiglio all’altro era palese, secondo i ricercatori, che lo facessero nella maniera più silenziosa e discreta possibile.

Insomma, citando uno degli autori della ricerca, “mice just wanna have fun“!