Allo Star Wars Galaxy’s Edge esiste una parola vietata

La recente apertura dello Star Wars Galaxy’s Edge, il parco a tema Guerre Stellari di Disneyland Resort già definito come “il posto più felice sulla Terra”, ha già regalato a migliaia di fan un’esperienza indimenticabile vissuta dal vivo tra le tante attrazioni che ricreano la magia di quella galassia lontana lontana.

Una particolare parola è stata vietata all’interno dello Star Wars Galaxy’s Edge, il parco a tema Guerre Stellari di Disneyland Resort

Eppure con Jedi, Stormtrooper, il Millennium Falcon e addirittura souvenir che costano 25.000 dollari, sembra che tra le tante cose che ricordano l’universo Star Wars, la direzione del parco abbia espressamente vietato una particolare parola, nonostante faccia parte della saga.

Secondo quanto riportato da un’ospite del parco, nel corso di una visita guidata è venuta fuori la parola ‘youngling’, un termine molto noto ai fan in quanto riferito ai giovanissimi allievi jedi che ancora non sono pronti per essere affidati ad un maestro e avere, dunque, la qualifica di Padawan.

Ebbene, stando a quanto affermato da Jenny Nicholson (accanita fan di parchi a tema), un membro dello staff dello Star Wars Galaxy’s Edge l’ha redarguita proprio perché aveva pronunciato quella parola, spiegandole che è un termine tassativamente vietato e che non deve essere mai pronunciato.

Il motivo di tale censura è da ricercarsi nel fatto che la parola ‘youngling’ porta alla mente una precisa scena della saga, quella de La Vendetta dei Sith in cui Anakin uccide tutti i giovanissimi apprendisti del Tempio.

A quanto pare sembra che ai genitori non piaccia tale termine che rievoca un ricordo così tragico, da qui la decisione di vietare definitivamente l’utilizzo della parola.

Alché un membro del cast ha detto “bambini” e io scherzando ho risposto “oh, gli youngling?” e lei mi ha subito ripresa dicendomi che stanno eliminando “youngling” dal lorro vocabolario. Ai genitori non piaceva perché una delle poche volte che si sente quella frase nei film è quando si parla dell’uccisione dei bambini.

Insomma, il politically correct di Disney colpisce ancora imponendo addirittura una censura su ciò che i membri dello staff possono dire o non dire all’interno del parco.

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Fonte: Newsweek