Star Wars Galaxy’s Edge: emergono dei segreti dal passato! [SPOILER]

Di Manuel Enrico 4 Min di lettura

Star Wars: Galaxy’s Edge non è soltanto l’attesa nuova attrazione dei parchi tematici Disney dedicati alla galassia lontana lontana, ma anche una serie a fumetti. Sfruttando questa particolare ambientazione, sono stati realizzati dei mini-prequel a fumetti che arricchiscono la lore di Star Wars, tornando anche a periodi precedenti a Star Wars: Una nuova speranza.

I fumetti di Star Wars: Galaxy’s Edge mostrano capitoli sconosciuti del passato della saga!

In Star Wars: Galaxy’s Edge #2 veniamo riportati, infatti, al periodo successivo alla fine della Guerra dei Cloni. Sul pianeta Mygeeto, il maestro Jedi Ki-Adi-Mundi viene ucciso dalle truppe repubblicane, eseguendo l’Ordine 66.

Nel presente, un ufficiale del Primo Ordine entra nell’Antro delle Antichità del mercante ithoriano Dok-Ondar, uno dei punti di maggior interesse al Black Spire Outpost su Batuu (la location di Star Wars: Galaxy’s Edgde).

L’ufficiale brandisce la spada laser del defunto Ki-Adi-Mundi, esposta nel negozio, per minacciare il mercante, che cerca di spiegare come sia un semplice gestore di un bazaar di antichità.

“Il tuo antro è conosciuto in tutta la galassia per esser il posto ideale dove trovare qualunque simbolo o reliquia di una certa importanza…per il giusto prezzo. Il tipo di posto dove potrebbero nascondersi spie della Resistenza, in cerca di qualcosa per ribaltare l’andamento della guerra…un’arma Jedi, magari. Sta arrivando una nuova alba, Dok-Ondar. E non passerà ancora molto tempo prima che possedere un’arma Jedi sia di nuovo un crimine con delle ripercussioni”

Ma come è arrivata la spada del Jedi in quel luogo?

Tutto a causa di Greedo!

Durante una missione per conto di Jabba svolta anni prima, il rodiano aveva rovinato il suo incarico, deludendo il suo padrone. La sola consolazione è l’aver rubato al suo bersaglio una spada laser, appartenuta al maestro Ki-Adi-Mundi,  che il suo bersaglio aveva recuperato alla morte del Jedi, monito di come le scelte sbagliate conducessero ad errori mortali!

Poco prima di esser punito diventando uno spuntino per il famelico Rancor di Jabba, Greedo aveva tentato di salvarsi la vita offrendo come scuse all’Hutt un cimelio acquisito durante la sua fallimentare missione: una spada laser.

Jabba non è affatto impressionato da questo dono, ma l’oggetto interessa uno dei mercanti presenti alla corte del signore del crimine: Dok-Ondar. L’ithoriano, comprando la spada laser appartenuta a Ki-Adi-Mundi.

Il povero Greedo è salvo, ma Jabba decide di metterlo subito alla prova con un incarico più semplice: incassare una taglia in un cantina di Mos Eisley. In quella cantina, esatto, dove Han Solo dimostrerà chi è che spara per primo!

Tornando al presente, al termine dell’incontro con i messi del Primo Ordine, Dok-Ondar tira il sospiro, con un pensiero in testa:

“Se Kylo Ren e il Primo Ordine dovessero mai scoprire la reliquia Sith… ci sarebbe un potere troppo grande nelle mani sbagliate”

Pensiero inquietante, ma che sicuramente verrà sviluppato nei prossimi numeri di Star Wars: Galaxy’s Edge!

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