Coimbra: quali influenti personaggi portoghesi finanzieranno la scoperta del mondo? – Recensione del gioco da tavolo

Di Alberto Regonini 9 Min di lettura

Chiudete gli occhi e aprite le narici. Siete tornati all’epoca delle scoperte, a Coimbra, in Portogallo, e potete sentire il profumo del legno della vostra nave e quello dell’oceano davanti a voi. E sarete voi a scoprire nuove terre scolpendo il vostro nome nella storia o avete intenzione di lasciare che qualcun altro prenda il vostro posto?

È arrivato il momento di scoprirlo, smettetela di sognare ed iniziate a darvi battaglia sul tabellone colorato del nuovo gioco da tavolo ideato da Flaminia Brasini (Lorenzo il Magnifico) e Virginio Gigli (Grand Austria Hotel).

Chissà come andrà a finire? Noi possiamo darvi un assaggio di cosa potrebbe accadere, seguiteci in questa recensione!

La nostra famiglia prospererà a Coimbra? Tutto dipenderà dalle nostra capacità di scegliere e gestire al meglio le risorse che riusciremo a guadagnare in questo gioco da tavolo

Coimbra è un gioco da tavolo strategico, per 2-4 giocatori dai 14 anni in su che regalerà partite della durata di 60- 120 minuti (forse anche un po’ meno se siamo agili nelle nostre scelte).

Il titolo di Eggert Spiele è stato uno dei più apprezzati lo scorso anno ad Essen, è edito in Italia da Ghenos Games (Feudum, Flick ‘em up) e lo potete acquistare al prezzo ufficiale di circa 46,00 €.

Il contenuto della scatola di Coimbra

Prima di analizzare il contenuto apriamo la scatola e osserviamola. Possiamo già gioire, perché in qualsiasi modo vi piaccia catalogare i vostri giochi riuscirete a mantenere l’ordine!

La scatola è quadrata e ha scomparti specifici pre-formati per tutta la componentistica, ma anche il numero perfetto di ziplock per separare sia logicamente, sia per colore tutto il contenuto. Insomma in orizzontale o in verticale, l’ordine all’interno sarà assicurato!

Detto ciò nella scatola troviamo:

  • il tabellone
  • 4 plance dei giocatori
  • 13 dadi (3 arancioni, 3 verdi, 3 viola, 3 grigi, 1 bianco)
  • 24 Monasteri
  • 15 carte Viaggio
  • 56 carte personaggio (14 per ciascuna casta sociale da influenzare)
  • 4 tessere Favore
  • 3 porta-dadi per ciascun colore
  • 25 dischetti per ciascun colore
  • 1 Pellegrino e 1 Leone e 2 cubetti indicatori per ciascun colore
  • 4 segnalini Corona
  • 4 tessere punteggio Influenza (stampate su fronte/retro)
  • 5 segnalini Dado
  • 1 tessera Capo

Se volete proteggere le numerose carte del gioco potete acquistare su Amazon le apposite bustine protettive nel formato 56 x 87.

Come giocare (e vincere) a Coimbra

Dopo avere scelto un colore con cui giocare, aver mescolato separatamente i mazzi di carte a seconda delle raffigurazioni sul dorso ed effettuato il set-up distribuendo segnalini, dischetti carte e tessere negli appositi spazi (non ci dilunghiamo in spiegazioni in quanto il regolamento è molto esaustivo in merito a come disporre il tutto) si procederà a scegliere casualmente l’ordine di gioco iniziale ed a disporre i Leoni sulle bandiere numerate raffigurate sul tabellone principale.

Nel turno “zero” i giocatori, in ordine di gioco inverso, svolgeranno una fra le seguenti azioni:

  • scegliere una coppia di carte personaggio, fra quelle con raffigurato un “I” sul retro, disponibili sul tavolo;
  • posizionare il proprio pellegrino su uno dei 4 punti di partenza sulla mappa.

Quando tutti hanno scelto la prima azione dovranno svolgere, questa volta in ordine turno, l’altra azione.

 

A questo punto il gioco entra nel vivo e si sviluppa su quattro turni, ciascuno diviso nelle seguenti fasi:

  • Fase A: il primo giocatore lancia i dadi;
  • Fase B: selezione e piazzamento dei dadi.  In ordine di turno ogni giocatore sceglie un dado, lo sistema sul suo porta-dadi e lo piazza in una delle 4 zone della città (castello, città alta, città media e città bassa). L’azione si ripete per 3 volte;
  • Fase C: i dadi vengono recuperati per acquisire favori o carte personaggio. Seguendo l’ordine indicato dal colore del porta-dadi via via più avanzato in una determinata zona, il proprietario del dado lo riprende ed ottiene la possibilità di scegliere una tessera Favore (se il dado era piazzato nel castello) o una carta Personaggio (se era piazzato in altre zone della città) pagando anche il costo in monete o guardie a seconda del valore del dado recuperato. In alternativa, si possono sempre ottenere 2 monete e 2 guardie. Una volta acquistata una carta, si avanza sul tracciato corrispondente e si ottiene influenza sul personaggio che ci regalerà dei benefici che possono essere di diverso tipo: benefici immediati, benefici ricorrenti nelle successive fasi C od E, oppure benefici che regaleranno bonus a fine partita;
  • Fase D: si delinea il nuovo ordine di turno conteggiando i simboli Corona guadagnati acquistando carte personaggio e/o tessere favore nella fase appena conclusa;
  • Fase E: si guadagnano le rendite. Seguendo il nuovo ordine di turno, ed a seconda del colore dei dadi scelti, i giocatori, nell’ordine che preferiscono, ottengono i benefici corrispondenti al loro punteggio sul tracciato influenza del colore corrispondente a quello del dado di volta in volta attivato. Si possono così guadagnare monete, guardie, punti vittoria o movimenti del pellegrino. Il possessore del dado bianco potrà scegliere di utilizzarlo per guadagnare una qualunque delle ricompense, anche se già guadagnata nello stesso turno con altri dadi.
  • Fase F: fase dei viaggi. Ogni giocatore può spendere monete o guardie per piazzare uno dei suoi dischetti su una carta viaggio, che garantirà punti a fine partita. Normalmente non è possibile acquistare più di un viaggio per turno, a meno che non si ottengano carte o tessere speciali.

All’inizio del nuovo turno le tessere favore vanno rimpiazzate a lato del castello, si eliminano tutte le carte non acquistate e se ne piazzano 4 nuove accanto a ciascuna zona della città.

Conclusioni

Nonostante Coimbra sia un gioco da tavolo pensato più che altro per giocatori esperti, il flusso di gioco non risulta comunque particolarmente complicato una volta apprese le regole (vi basteranno un paio di turni per capirne il funzionamento).

Di contro padroneggiarlo non è così semplice, le numerose combinazioni possibili di carte, tessere e corone lo rendono un gioco molto strategico. Ciò non lo rende quindi un gioco adatto ai neofiti.

Un piccolo punto a suo sfavore è l’assenza di interazione diretta fra i giocatori, anche se i tempi di attesa fra un’azione e quella successiva sono piuttosto ridotti.

Inoltre, dovremo stare molto attenti anche alle scelte dei nostri avversari, per sfruttare al massimo tutte le possibilità di interagire indirettamente con loro, per esempio acquistando carte del colore che potrebbe servire a loro per completare una serie od ottenere bonus.

Quindi se siete fra quei giocatori che devono assolutamente controllare i social fra un turno e l’altro Coimbra non fa per voi! Anche perché alcune carte personaggio potrebbero fungere da “spacca-partita” se non rimaniamo concentrati durante tutto l’arco della stessa.

La scelta dei dadi diventa poi cruciale per attuare una strategia consistente, sia al fine dell’acquisto delle carte su cui abbiamo messo gli occhi, sia sulle combinazioni che vorremmo sfruttare nella fase delle rendite. Insomma il doppio utilizzo dei dadi regala ulteriore appeal alle meccaniche di dice drafting e, personalmente, lo ritengo un ottimo modo per trasformare l’oggetto simbolo dell’aleatorietà in uno strumento ben più strategico.

In estrema sintesi Coimbra si dimostra un gioco da tavolo davvero interessante, difficile e strategico, consigliato soprattutto agli esperti e agli amanti delle meccaniche di gestione dadi, che rispetta a pieno i canoni di un buon eurogame dando grande spazio alla strategia e riducendo al minimo l’incidenza della fortuna.

Se anche voi lo avete provato, fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto.

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