Cina: robot impazzito infilza operaio con 10 punte d’acciaio da 30 cm

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Prima legge della robotica: un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.

Sfortunatamente la prima delle tre leggi scritte da Isaac Asimov non può essere applicata al robot industriale che, nella provincia cinese di Hunan, ha “pugnalato” un operaio 49enne con delle punte d’acciaio lunghe 30 cm.

Robot impazzito infilza un operaio con 10 punte d’acciaio da 30 cm

Il signor Zhou, che stava lavorando al turno di notte in una fabbrica di porcellana, è stato colpito da un braccio robot impazzito che ha rischiato di trasformare un grave incidente sul lavoro in una vera e propria tragedia, evento che potrebbe benissimo essere la scena di un thriller fantascientifico.

Secondo quanto riportato dal The Sun, il macchinario andato fuori controllo e caduto sull’operaio, ha infilzato 10 aste di metallo appuntite, della lunghezza di circa 30 cm, addosso al malcapitato Zhou, il quale si è ritrovato con questi micidiali paletti conficcati nella spalla, nel petto e in altre parti del corpo.

L’equipe medica che ha operato d’urgenza l’operaio estraendo i paletti che impedivano ai medici di eseguire radiografie prima dell’intervento, ha constatato che una di queste punte metalliche si è fermata ad appena 0,1 millimetri da un’arteria, come dichiarato da Wu Panfeng, professore associato di microchirurgia:

Erano relativamente grandi, quindi non c’era modo di inserire il paziente nella macchina a raggi X, anche perché le stesse punte metalliche avrebbero potuto causare interferenze con i raggi X.

Dopo un intervento durato una notte intera, le condizioni del signor Zhou sono descritte come stabili e, nonostante sia già in grado di muovere il braccio destro, ci vorranno diversi trattamenti fisioterapici per raggiungere la completa guarigione.