Paperback: sono le parole che scegliamo a regalarci la fama che meritiamo – Recensione

Paperback
Data di uscita
2018
Autore
Tim Fowers
Edito in Italia da...
MS Edizioni
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Siete pronti a diventare dei giornalisti di successo? Bene, allora affilate armi e vocabolario perché con Paperback, il nuovo gioco da tavolo distribuito in Italia da MS Edizioni, avrete bisogno di una giusta dose di fantasia per trovare le parole adatte ad ottenere la fama necessaria per diventare i migliori.

In tutta sincerità non mi aspettavo grandi cose da un gioco di “composizione parole”, secondo voi mi sarò ricreduto? Lo scoprirete presto, leggendo il resto di questa recensione.

Paperback: per diventare parolieri di fama internazionale dovremo giocare bene le nostre carte

Paperback, il gioco da tavolo nato nel 2014 da un idea di Tim Fowers, illustrato da Ryan Goldberry, originariamente edito da Fower Games, è finalmente disponibile anche nella nostra lingua grazie ad MS Edizioni.

Si tratta di un innovativo gioco di carte, per 2-5 giocatori dai 10 anni in su e con durata di circa 45 minuti a partita, che può svolgersi sia in modalità competitiva che in modalità collaborativa con meccaniche di deckbuilding strategico e dove dovremo spremerci le meningi per trovare letteralmente le parole giuste per accumulare più punti fama possibili al fine di raggiungere l’agognata vittoria finale.

Il contenuto della scatola

La scatola di Paperback si rivela sin da subito molto capiente, anche fin troppo, tant’è che le carte, se non vengono suddivise con componentistica non inclusa (ad esempio con delle ziplock,) si mescolano fra loro in maniera un po’ fastidiosa e vanno divise ogni volta che si inizia a giocare.

Al suo interno comunque troviamo:

  • 10 carte Divisorie,
  • 50 carte per i mazzi iniziali (5 consonanti e 5 Jolly da 1¢ per giocatore),
  • 105 carte Offerta (66 Lettera singola, 8 Vocali, 11 Attacco, 20 Lettera doppia)
  • 28 carte Fama (Jolly),
  • 1 carta Tracciato della Lunghezza,
  • 6 carte Comuni,
  • 15 carte “bonus” (5 Carte Potere, 6 Carte Tema, 4 Carte Premio),
  • 17 cubi in legno da 1¢,
  • il regolamento.

La qualità dei materiali è buona ma le carte vanno rimescolate spesso, quindi consiglio vivamente di imbustarle per non rovinarle troppo presto sui lati, molto “stressati” dallo sfregamento.

Il set-up

Paperback è un gioco di carte con delle logiche di base veramente molto semplici e con meccaniche intuitive, che si arricchiscono di dettagli e possibilità man mano che la partita prosegue.

Innanzitutto facciamo un breve excursus sulla struttura delle carte: 

  • al centro troveremo una lettera (o due nel caso delle carte Lettera Doppia) oppure una locandina pubblicitaria (nel caso delle carte Jolly) e l’eventuale abilità speciale della carta, utilizzabile quando la giocheremo
  • in alto a sinistra troveremo il valore in punti di quella carta, che corrisponderanno ai centesimi che guadagneremo utilizzandola all’interno della parola scelta
  • in basso a sinistra è invece stampato il costo della carta
  • in basso a destra potremo trovare i punti fama che la carta eventualmente regalerà a fine partita

Prepariamo quindi il tavolo da gioco dividendo le carte offerta per colore, a ciascuno infatti corrisponde anche un diverso costo di acquisto, e ponendole a faccia in su sopra le rispettive carte divisorie (che useremo a fine partita per cercare di fare ordine nella scatola). Prendiamo poi la prima carta di ciascun mazzo, fatta esclusione per quello da 2¢, e posizioniamola scoperta davanti ad esso in modo da avere 2 possibili scelte per ciascun mazzo.

Appoggiamo quindi i cubi di legno a portata di tutti i giocatori e creiamo 4 mazzi di carte Fama, uno per ogni diverso costo, mettendoli  “in terza fila” vicino alle carte Offerta, il numero di carte in ogni mazzo varia a seconda del numero di giocatori.

Infine scegliamo casualmente 1 Premio finale, 1 tema e 4 carte Comuni, anche queste ultime andranno sistemate sull’apposita carta del Tracciato della Lunghezza, e distribuiamo 1 potere e le 10 carte mazzo iniziale a ciascun giocatore.

Come giocare a Paperback e diventare dei celebri scrittori

Per prima cosa ogni giocatore mescola il proprio mazzo e pesca 5 carte. Con queste carte dovrà formare la parola migliore possibile, e non è detto che sia necessariamente la più lunga, ossia quella che gli permetta di accumulare più punti durante il proprio turno.

Per formare la propria parola i giocatori possono utilizzare anche la carta Comune rivelata accanto all’offerta e, se rispettano il requisito di lunghezza via via definito dalla carta Tracciato, possono metterla nella propria pila degli scarti per riutilizzarla “in esclusiva” in seguito. Inoltre, se la parola rispetta il Tema pescato in precedenza possono anche accaparrarsi la relativa carta bonus, ma attenzione questa potrà essere rubata da chiunque citi una diversa parola a tema nei successivi turni.

Se non riusciamo a formare una parola potremo alternativamente scartare la mano per ottenere 1 cubo di legno, oppure chiedere aiuto agli altri aspiranti scrittori, sarà chi suggerirà la parola corretta a guadagnare il cubo.

Formata la parola, si risolvono dapprima le abilità della carta, se è un abilità “attacco” la carta verrà lasciata poi in tavola come regola aggiuntiva per gli avversari e finirà nella nostra pila degli scarti solo all’inizio del nostro prossimo turno.

Dopodiché si contano i punti della parola e li si trasformano in centesimi che possiamo usare per acquistare nuove carte Offerta o Jolly. I punti non utilizzati non vengono accumulati, ma anzi andranno persi, inoltre se scegliamo la carta scoperta in cima ad uno dei mazzi offerta, quella sottostante verrà scontata di 1¢ ed utilizzeremo un cubetto di legno per segnalarlo.

A questo punto tutte le carte, utilizzate o meno, vengono messe nella pila degli scarti personale e si pescano 5 nuove carte. Se le carte terminano prima che la mano sia completamente rifornita, si rimescola la pila degli scarti e si pescano le carte mancanti. Questo succederà veramente molto spesso.

La partita termina se sono state rivendicate tutte le carte comuni oppure se si esauriscono 2 mazzi di carte Fama. Vince chi ha accumulato il maggior numero di Punti Fama

Le altre modalità di gioco

Oltre alla modalità “classica” a turni, sopra descritta, Paperback può essere giocato anche in contemporanea, in modo da azzerare totalmente i tempi morti, comunque già abbastanza ridotti. In questa modalità le carte Offerta vengono mescolate in un unico mazzo, ne vengono rivelate 10 e i giocatori ne scelgono 2 nel primo turno e le mani saranno formate da 6 carte anziché 5. Il giocatore più veloce a formare la parola sarà il primo a scegliere la carta da acquistare.

Nella modalità collaborativa invece i giocatori cercheranno di acquistare tutte le carte fama prima di perdere la partita. Alla fine del turno se il giocatore non ha acquistato almeno una carta fama dovrà mettere un cubo di legno su una carta fama scoperta a scelta. Se una carta fama accumula 5 cubi di legno la partita termina con la sconfitta dei giocatori. 

Anche se non è ufficialmente contemplato, ho provato la modalità collaborativa anche in solitario e vi dirò che, secondo me, funziona bene anche così.

Conclusioni

Eccovi quindi la risposta alla domanda posta nel preambolo: sì, mi sono ricreduto! Ogni singola partita a Paperback è stata piacevole e diversa dalle precedenti. Il gioco è di una semplicità disarmante e si adatta bene sia ai neofiti che agli esperti, garantendo divertimento, longevità e rigiocabilità.

Oltretutto, a seconda del numero di giocatori si può scegliere la modalità di gioco più opportuna. La modalità competitiva classica funziona meglio, udite udite, in 2 giocatori perché riduce al minimo i tempi morti, che possono allungarsi parecchio se si è in 5.  

La modalità in contemporanea dal caso suo è molto più divertente in 5 giocatori, nonostante scali bene anche se si è in meno, e impone a tutti di lavorare con la fantasia in maniera rapida ed efficiente.

La modalità collaborativa infine è veramente avvincente e, nonostante io sia un fan della competizione, mi ha divertito molto provarla perché la vittoria non è assolutamente scontata.

Le meccaniche di deckbuilding del gioco sono molto interessanti perché permettono di rendere il gioco più impegnativo man mano che la partita prosegue, la scelta di una carta sbagliata potrebbe rivelarsi un errore strategico fatale!

Paperback, nonostante sia un gioco semplice non è assolutamente banale, regala una buona profondità, e garantisce la presenza sia dell’interazione diretta, grazie alle carte attacco ed alle eventuali richieste di consiglio, sia dell’interazione indiretta garantita sia dalle scelte d’acquisto dei giocatori sia dalle carte attacco.

Dedico un ultimo commento ai materiali. I cubetti di legno sono standard e senza fronzoli ma resistenti, le carte da gioco sono di buona fattura ma, dovendo essere mescolate spesso, rischiano di “imbarcarsi” e di rovinarsi troppo presto sui lati; per cui ripeto il mio consiglio: se siete pignoli come me imbustatele perché questo gioco lo merita davvero! L’unica cosa che modificherei veramente, come già accennato prima, è la gestione degli spazi della scatola.

Questi piccoli difetti per fortuna non inficiano sulla giocabilità, la longevità o il divertimento; Paperback resta un titolo molto interessante e pertanto i vostri acquisti avranno la mia (fondamentale) benedizione! Dopodiché fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto.

Paperback
Paperback: diventare scrittori di successo è una battaglia all'ultima lettera
Paperback è un gioco semplice ma per nulla banale, che si adatta bene sia ai neofiti che agli esperti, garantendo divertimento, longevità e rigiocabilità. C'è interazione sia diretta che indiretta e garantirsi la vittoria finale non sarà così semplice come credete!
Pro
Regole semplici lo rendono adatto anche ai neofiti
Varie modalità di gioco, sia competitive che collaborative
Buona rigiocabilità
Contro
I materiali sono semplicemente "standard"...
... quindi sarete quasi costretti ad imbustare le carte
7.7
Voto Finale
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