Unearth: ricostruiamo il nostro impero a colpi di dadi!

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Di ritorno dalla sempre interessante, caotica ed emozionante kermesse ludica di Lucca, ci rimettiamo in carreggiata per riprendere le nostre recensioni sui giochi da tavolo e il primo titolo che vi proponiamo è Unearth, portato in Italia da Asmodee (Pathfinder, Keyforge), splendidamente illustrato da Jesse Riggle (ma di questo ne parliamo dopo) e di cui vi avevamo mostrato un’anteprima.

Unearth, la recensione

Unearth è un titolo che propone meccaniche di piazzamento dadi, collezione set e gestione delle risorse. Il tutto sviluppato in maniera molto elegante e non forzata, poche regole, durata molto contenuta, la giusta dose di ragionamento prima di eseguire la propria mossa.

Unearth è per 2-4 giocatori dagli 8 anni in su, dura tra i 30 e i 60 minuti, edito da Brotherwise Games e distribuito e localizzato in Italia da Asmodee. Gli autori sono Jason Harner e Matthew Ransom.

Ogni giocatore interpreta una tribù di Costruttori in competizione con gli altri per rivendicare il maggior numero di Rovine e raccogliere il maggior numero di pietre per costruire Meraviglie. Il giocatore che a fine partita avrà più punti vittoria sarà il vincitore.

to Unearth. Disseppellire.

Scavando nella scatola troviamo:

  • 20 dadi
  • 72 carte
  • 91 token
  • 1 sacchetto di stoffa
  • 1 regolamento

Le illustrazioni, a parte il fatto che le troviamo sia sulle carte che sui token, sono bellissime ed evocative e personalmente mi ricordano moltissimo Monument Valley, un puzzle game per mobile del 2014 che consiglio di andare a recuperare se non ci avete ancora giocato, sia per le atmosfere che per gli enigmi che vi vengono proposti. Anche se ha ben 4 anni è ancora godibilissimo e molto divertente. La parte grafica di Monument Valley è curata da Ken Wong a cui evidentemente Jesse Riggle si è ispirato. Facendo a mio parere un ottimo lavoro.

I dadi di quattro colori diversi (verde, blu, rosso e giallo) sono perlacei, pesanti e resistenti.

I token sono di cartone, non spessissimo, ma per l’uso che se ne fa i produttori hanno trovato un ottimo compromesso resa/spesa.

Ho trovato le carte un po’ leggere, ma va detto che vengono mischiate solo a inizio partita e, comunque, nella scatola c’è ampio spazio per poterle imbustare (ho anche il dubbio che tutto questo spazio possa essere sfruttato in futuro per delle espansioni).

Il regolamento di Unearth è molto chiaro e ricco d’esempi, ma le regole sono semplicissime pertanto non rischierete di restare impantanati a cercare qualche FAQ su internet.

Scavate e rivendicate

Ogni giocatore riceve 2 carte Costruttore coperte, un set di dadi (tre d6, un d4 e un d8), una carta Rovine coperta e una carta riassuntiva.

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Mettete tutti i token Pietra nel sacchetto.

Mischiate il mazzo delle Rovine e togliete, senza guardarle, le prime cinque. Poi mischiate e pescate una carta Fine Era e mettetela in fondo al mazzo delle Rovine. Scoprite le prime cinque carte Rovina e piazzate il  numero di token Pietra indicato su ogni carta in basso a destra pescandoli dal sacchetto.

Prendete un numero di carte Meraviglie Epiche pari a 2 più il numero dei giocatori e piazzatele scoperte sul tavolo assieme al relativo token. Infine impilate i token Meraviglie Minori e Meraviglie Maggiori sulle rispettive carte.

Al proprio turno un giocatore ha due azioni:

  • può giocare un qualsiasi numero di carte Costruttore;
  • deve tirare un dado e piazzarlo su una carta Rovine.

Le carte Costruttore vanno risolte in ordine e influiscono il tiro dei dadi o i dadi già presenti sulle carte Rovine.

La seconda fase è il cuore del gioco: dovete scegliere un dado e dichiarare in anticipo su quale carta verrà piazzato dopo il lancio. Una volta piazzato bisogna controllare che la somma di tutti i dadi presenti sulla carta abbia raggiunto o superato il numero in alto a sinistra: se è così, il proprietario del dado con il risultato più alto (non conta il numero di dadi presenti sulla carta) prende la carta Rovina. Tutti gli altri giocatori che hanno almeno un dado presente sulla carta pescano tante carte Costruttori quanti dadi avevano sulla carta Rovina.

Ogni volta che con un qualsiasi dado lanciato ottenete un risultato di 1, 2 o 3 prendete un token Pietra sulla carta Rovina. Se non ce ne sono più lo pescate dal sacchetto.

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Piazzate i vostri token Pietra nella vostra area di gioco in modo da formare degli schemi esagonali con un buco in mezzo, in modo da piazzarvi all’interno, una volta completati, i token Meraviglia, secondo lo schema che trovate sulla carta Meraviglia corrispondente.

Una partita di Unearth finisce quando tutte le carte Rovine sono state rivendicate. Contate i punti vittoria seguendo lo schema delle carte riassuntive e ovviamente chi avrà ottenuto più punti sarà il vincitore.

Conclusioni

Unearth è un gioco molto veloce da spiegare e da giocare, facile da gestire anche per i neofiti e i bambini (purché sappiano leggere).

L’alea è parecchio alta e anche se le carte Costruttore possono aiutare, nulla si può contro un tiro di dado particolarmente fortunato che vi soffia la carta che avete puntato e che, per colpa di tiri sfortunati, non siete riusciti a prendere (true story!). Inoltre anche prendere la Pietra dal colore sbagliato dal sacchetto potrebbe rallentare la creazione delle Meraviglie.

L’ambientazione non si sente quasi per nulla, mentre l’interazione tra i giocatori è piuttosto alta considerando che le carte Rovine sono accessibili a tutti contemporaneamente, mentre le carte Costruttori possono influire i dadi degli avversari.

A lungo andare potrebbe risultare un po’ ripetitivo anche considerando le carte che vengono lasciate nella scatola ad ogni partita; le mosse da fare sono due, una se non si hanno carte Costruttori in mano, pertanto c’è poco da pensare, il che da un lato è vantaggioso perché non ci si annoia, dall’altro non si hanno molte varianti su cui basare una strategia.

Unearth è un gioco che lascerà l’amaro in bocca al giocatore più esperto e smaliziato, visto la pochezza delle scelte su cui basare la propria strategia. Ma dalla parte opposta può avvicinare i neofiti al gioco da tavolo grazie a delle meccaniche molto semplici e alla durata contenuta, strizzando l’occhio alla parte grafica di gran livello.