Cyberpunk 2077: i concept art svelano alcuni dettagli dell’ambientazione

cyberpunk 2077

Alla scorsa Gamescom, CD Projekt Red ha mostrato quattro concept art di Cyberpunk 2077, il suo attesissimo RPG fantascientifico ispirato all’universo creato da Mike Pondsmith (se non lo conoscete, scopritelo qui). Questi quattro concept art apparentemente innocui, in realtà, sappiamo ora che nascondevano un’emozionante caccia al dettaglio che ha anticipato l’uscita dell’atteso video gameplay.

Ingannati proprio da questo traccia al dettaglio, non ci si è soffermati ad analizzare meglio i concept art, che in realtà mostrano ad un occhio attento alcune informazioni sul mondo di gioco di Cyberpunk 2077.

I concept art mostrati mostrano una strabiliante rappresentazione di una distopia futura su cui si basa il mondo di Cyberpunk 2077. Come avevano annunciato i ragazzi di CD Projekt Red nella loro lettera a sorpresa, il passaggio dagli artwork alla realizzazione del gioco vero e proprio ha comportato delle necessarie modifiche.

PCGAMESN ha voluto mettere a paragone i concept art con fotogrammi del citato video gameplay, valorizzando quali sono gli aspetti principali da ravvisare.

SMOKE AND MIRRORS

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Il primo concept trasposto nel trailer mostrava una cyborg allo specchio priva della parte inferiore del proprio volto. L’intenzione era quello di focalizzare l’attenzione su questo aspetto: mostrare quanto nel mondo di Cyberpunk 2077 i miglioramenti cibernetici siano oramai un dato di fatto. Spostando poi lo sguardo per il resto dell’immagine, comunque, ci son molti altri dettagli da ammirare.

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Particolarmente interessante notare come quelli che sono piccoli riferimenti pensati per dare spessore all’ambientazione, siano diventati precisi riferimenti al lore di Cyberpunk. Se nell’artwork comparivano riferimenti ad una celebrità televisiva, nel trailer questi diventano citazioni alla figura di Lizzy Wizzy, personaggio che in Cyberpunk era la frontwoman della band Metadwarves.  La faccia che vediamo nello specchio è simile a quella della cantante, il che lascia intendere come in Night City molti siano pronti a modificare pesantemente il proprio corpo pur di assomigliare ai nuovi idoli delle folle.

ALL READY TO GO

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Il secondo artwork raffigura un taxi in cui tra individui pesantemente armati sembrano intenzionati a seminare morte nei bassifondi di Night City. Questo mezzo, che pare moddato in modo artigianale per offrire questo specifico servizio, ritorna anche nel trailer, seppur con qualche piccola variazione.

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I passeggeri  sono hanno un aspetto più robotico, rispetto all’originale, oltre a mostrare un arsenale decisamente più vario. Anche le personalizzazioni del mezzo sono state più curate, tanto che si può scoprire che il proprietario sia tale Narayan Samu.

I MAKE MY OWN RULES

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Un artwork dedicato al protagonista, Jackie, ritratto in una posa spavalda al centro di una via affollata dalla variegata popolazione dei bassifondi di Night City. Curiosamente, al suo fianco compare un boxer, dettaglio che potrebbe farci pensare che inizialmente il protagonista di Cyberpunk 2077 avesse un compagno quadrupede.

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Da notare come più di una persona mostri potenziamenti, utilizzati in questo caso per attività normali. Un uomo ha un braccio cibernetico, che utilizza per sollevare pesi, indicando che nel futuro forse non tutti i potenziamenti siano sinonimo di azioni violente. Sono presenti anche dei personaggi che indossano copricapi simili. Questo potrebbe confermare l’intenzione espressa da CD Projekt Red di identificare alcune fazioni e relativi personaggi attraverso dei dettagli ricorrenti, come potrebbero esser dei capi di abbigliamento specifici.

JACKED IN

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L’ultima immagine è quanto di più cyberpunk si possa volere. Possiamo teorizzare si tratti di una tecnologia ideata da una delle megacorporazioni che incontreremo in Cyberpunk 2077, che consente di collegarsi alla rete e rubare i pensieri altrui attraverso la connessione, una rivoluzionare invenzione ideata da un personaggio chiamato Alt Cunningham prima che la corporazione Militech la rubasse.

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 Una volta preso il possesso di questa tecnologia, la Militech la rese un’arma ed uccise Cunnigham. Nel trailer potremmo aver assistito a questo passaggio storico, tra 1:01 e 1:11. Il concept art mostra un uomo collegato ad un macchinario in una stanza ricolma di schermi, in cui compare anche quello che sembra una sala conferenze, in cui un uomo viene ucciso, scena anche ripresa anche nel trailer, dove però viene omesso il simbolo della corporazione Arasaka.