Dirk Gently e il Salmone del dubbio (parte 2) – recensione

Dirk Gently il Salmone del dubbio

Se ormai sia Netflix che i principali network televisivi hanno spento ogni speranza dei fan di rivedere Samuel Barnet vestire i panni di Dirk Gently per una terza stagione, SaldaPress continua a farci vivere le avventure del bizzarro detective olistico nato dal genio creativo (e altrettanto bizzarro) di Douglas Adams.

È infatti arrivato anche in Italia il quarto volume del fumetto Dirk Gently, edito negli USA da IDW con le firme di Arvind Ethan David (testi) e Ilias Kyriazis (disegni) e con la supervisione di Max Landis (creatore della meno fortunata serie TV).

Col quarto volume va infatti in scena la seconda e ultima parte della storia Il Salmone del Dubbio, (qui c’è la recensione della prima parte) che ci conduce in un viaggio tanto strabiliante quanto assurdo anche per i canoni di Dirk, continuando anche l’affascinante cross-over tra il Dirk Gently del funetto e quello della serie televisiva.

Il salmone del Dubbio

Dirk Gently è ancora perseguitato da incubi e ricordi di una vita che non ha vissuto.

Ha chiesto aiuto al suo vecchio maestro di Cambridge e, nel frattempo, ha perso il suo gatto e la sua compagna/assistente, l’infermiera Sally Mills. Ora Dirk ha capito qualcosa in più: quei ricordi non si sono innestati nella sua memoria per caso. Appartengono, invece, a linee temporali reali e alternative; a dimensioni in cui lui esiste, diverso ma comunque sempre l’investigatore olistico capace di farsi guidare verso la soluzione dei casi affidandosi semplicemente all’interconnessione di tutte le cose.

Con la seconda parte di Il Salmone del dubbio continua il viaggio olistico alla scoperta dell'”assurda normalità” di Dirk Gently

Parlare di un fumetto di Dirk Gently analizzandone i singoli elementi, dalla trama ai personaggi e alle componenti grafiche, non è mai una cosa banale, e forse nenache la cosa piú corretta.

Infatti come il metodo d’indagine del nostro detective olistico, il modo migliore per apprezzare e godersi le storie di Dirk Gently è proprio farlo olisticamente.

Se infatti ogni singolo elemento è sicuramente ben curato, è la loro unione che riesce a dare a questo funetto quell’aria di bizzarra naturalità che è forse il migliore omaggio che gli autori potessero fare al padre letterario di Dirk Gently Douglas Adams.

Questo è ancora piú vero per Il Salmone del Dubbio, chiaro omaggio al genio di Adams, storia in due parti che trova la sua conclusione in questo quarto volume e dove Dirk dovrà svelare il mistero dei ricordi non suoi della sua infanzia, coll’aiuto di se stesso; ritrovare la sua compagna Sally, coll’aiuto di un “bagno del tempo”, e salvare la sua gatta Berenice, coll’aiuto di Isaac Newton (sí proprio quel Isaac Newton).

Il tutto viaggiando tra diverse linee temporali fino ad arrivare in quella dove è ambientata la serie televisiva di Dirk Gently.

Il salmone del Dubbio

Un gioco divertente tra autori e lettori che ci permette di dare una sbirciata nel passato di tanti personaggi sia del Dirk Gently del fumetto che di quello visto su Netflix

Se nel terzo volume gli autori hanno deciso di incuriosire e sorprendere il lettore con la prima parte de Il Salmone del Dubbio, in questo quarto volume si sono decisamente concentrati sul divertirlo, continuando a giocare con la loro macchina del tempo e uno svolgimento narrativo tutt’altro che lineare, farcito di citazioni e di sagace ironia.

Allo stesso tempo, approfittando di un salto tra un universo ed un altro, si concedono la possibilità di approfondire alcuni aspetti del passato sia dei personaggi del Dirk fumettistico che di quelli del Dirk televisivo, includendo anche un divertente faccia a faccia tra i due detective olistici, simili per molti versi ma allo stesso tempo anche diversi per le diverse storie vissute e sopratutto per le diverse persone incontrate.

Come spesso avviene con Dirk Gently anche in questo volume non mancano infatti divagazioni e storie brevi, più o meno evidentemento (o no) legate alla trama principale che ci permettono di scrutare nel passato di alcuni personaggi o, per esempio, salvare la gatta Bernice dal Goblin Chiappisello.

In questo gioco tra autori e lettore vengono così svelati aspetti interessanti anche dei personaggi che accompagano i due detective olistici, dalla signorina Sally Mills e dei suoi sentimenti per il Dirk cartaceo all’agente Farah Black col suo bisogno di affermazione rispetto al padre o il Trio Chiassoso e la loro fuga da BlackWing, o anche il colonello Riggins o la pericolosa Bart e la loro ossessione per Dirk per la versione televisiva.

Questo incontro tra il mondo fumettistico e quello televisivo viene egregiamente portato in vita anche dai disegni di Ilias Kyriazis che alterna e fonde due stili simili ma diversi per i disegni dei personaggi delle due linee temporali, a rimarcare ancora una volta le differenti somiglianze che li accomunano e li separano (sempre notevole la somiglianza tra i disegni e i volti televisivi).

In definitiva il quarto volume di Dirk Gently conferma che Il Salmone del Dubbio è probabilmente la migliore storia che possiamo leggere per avere un’idea abbastanza buona di chi sia il Dirk Gently dei fumettisti e chi sarebbe potuto essere quello di Netflix.

Speriamo, con il primo, di continuare a divertirci ancora a lungo.