Frostpunk, il gelo è il nemico! – Recensione

Di Manuel Enrico 7 Min di lettura

Frostpunk è una conferma, prima di esser un titolo particolarmente riuscito. Quando compaiono piccoli studi come 11 bit Studios si ha sempre la speranza di vedere un qualcosa di spettacolare, non tanto da un punto di vista visivo, quanto a livello di contenuti. 11 Bit Studios ha saputo come sfruttare al meglio questa aspettativa, realizzando un piccolo gioiellino noto come This War of Mine.

La pecca del gioco survival di 11 bit Studios era che dopo un’opera prima del genere, dal team ci si aspettava qualcosa di grandioso. Frostpunk, quindi, era investito di una grande responsabilità, un ruolo che alla sua uscita su Steam ha saputo rivestire in modo perfetto.

Frostpunk, come sopravvivere in un mondo gelido!

Seguendo una sorta di linearità nei propri prodotti, 11bit studios ha voluto continuare su una linea narrativa piuttosto forte: la sopravvivenza in tempi difficili. Se con This War of Mine si era presentato il duro compito dei civili nel sopravvivere durante la guerra, con Frostpunk ci si affida ad un’ambientazione distopica, ma ugualmente feroce.

Una terribile ondata di gelo colpisce la Terra nel 1886, decimando la popolazione e costringendo i sopravvissuti a cercare zone più ospitali, soprattutto ricche di quelle risorse che possono consentire di continuare a vivere. A capo di una spedizione partita da Londra, arriveremo con pochi superstiti alla nostra meta: uno degli ultimi generatori.

Alla base di Frostpunk ci sarà sempre questo fondamentale strumento, in grado di garantirci il calore necessario per sopravvivere. Partendo da questo centro nevralgico, dovremo costruire la nostra città, rendendola un porto sicuro anche per altri sopravvissuti.

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11 bit studios ha dato al proprio videogioco lo spirito di un city builder particolarmente interessante. L’ambientazione gelida è uno spunto narrativo particolarmente bene sfruttato per dare vita ad un’esperienza di gioco coinvolgente e variegata.

Non so pochi i titoli che fanno leva sull’istinto di sopravvivenza, come il recente Surviving Mars, ma Frostpunk ha una profondità ed un complessità inusuali. Quello che mi ha colpito è stato il modo in cui gli sviluppatori hanno gestito il comparto sociale della nostra comunità. Nel ruolo di Capitani dovremo non solo far fronte alle esigenze primarie dei nostri compagni di sventura, ma anche compiere scelte difficili in termini di sopravvivenza.

E non è detto che sia facile, badate bene. In più di un’occasione scegliere di spingere maggiormente sulla ricerca di cibo al posto della produzione di materie prime può sembrare una scelta saggia, ma a lungo dare rischia di avere come conseguenza una scorta risicata di carbone, che inevitabilmente conduce allo spegnimento del generatore.

Generatore spento significa niente calore, e il freddo non può che far inasprire gli animi! Per controllare al meglio questi cittadini tormentati, avremo la possibilità di poter stabilire delle politiche, che saranno il nostro modo per imporre una ferrea disciplina. La varietà di questo aspetto di Frostpunk ci consente di agire sulla fede, dando vita ad una sorta di religione, o sullo spirito di adattamento. Ogni scelta ci metterà a disposizione diversi edifici e possibilità con cui guidare i nostri sottoposti.

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A questo si unisce la ricerca tecnologica, che , divisa in diversi tier, ci permetterà di fare delle scelte che possono dare maggior speranza alla nostra colonia. Suddivisa in diverse specialità (generatore, cibo, risorse, tecnologia) la ricerca sarà una sfida nella sfida. Azzeccare la nostra strada, sapendo come le poche risorse vadano utilizzate al meglio, è complesso ed avvincente, rendendo ogni partita differente e stimolante.

E siccome non avevamo abbastanza varianti con cui affrontare Frostpunk, i creatori del gioco hanno pensato di inserire una funzione particolarmente interessante: gli scout. Dopo aver costruito, nelle prime battute della partita, un apposito edificio, avremo la possibilità di inviare nel mondo esterno degli esploratori, che saranno i nostri occhi nella devastazione.

Dal recupero di risorse al salvataggio di altri sopravvissuti, gli scout saranno anche il nostro strumento per progredire nella storia di Frostpunk, che, in modo non invasivo ma ben caratterizzato, cerca di darci piccole missioni con cui affrontare i diversi scenari.

La difficoltà di sopravvivere in Frostpunk è una costante, resa al meglio dal tema di 11bit Studios. Come in titoli stile Into the breach, l’end game arriverà quando mancheremo alla nostra missione, ovvero garantire la sicurezza del nostro accampamento. E fallire, significa l’esilio tra i ghiacci perenni!

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Nelle prime partite, il senso di frustrazione è stato parecchio. Nonostante quello che all’inizio pareva un buon sistema per sopravvivere, presto mi son accorto come ogni piano sembrava esser soggetto ad una gran serie di variabili che possono andare storte. Perché ammettiamolo, Frostpunk è dannatamente impegnativo.

Ma anche divertente. Riuscire a stabilire una politica sociale che si sposi al meglio alla progressione sociale è una sfida entusiasmante. Dopo qualche partita sono riuscito a scoprire come ottimizzare la mia forza lavoro, divisa tra operai e ingegneri, in modo da sfruttare ogni elemento nel migliore dei modi. E in quel momento Frostpunk è diventato un meccanismo perfetto, complicato e difficile da padroneggiare ovvio, ma comunque appassionante.

Complice anche una grafica dalle tinte steampunk che raffigura al meglio lo stile tecnologico e sociale del periodo vittoriano. Costruzioni dall’aspetto fatiscente si affiancano ad edifici più complessi, il tutto inserito in un ambiente polare reso al meglio da una simulazione climatica accurata e ben definita.

Detto così, Frostpunk sembra perfetto, ma qualche difettuccio ci sarebbe. Non mancano delle piccole migliorie da apportare, specialmente nelle inquadrature quando cerchiamo di zoomare su alcune zone dell’accampamento o dei piccoli bug di poco conto. Contando le forze che hanno realizzato questo titolo, si tratta di inezie, che non scalfiscono minimamente il fascino di Frostpunk.

Frostpunk è un titolo decisamente interessante, uno dei più validi di questo settore usciti in questi primi mesi del 2018. E poi, con la stagione calda in arrivo, volete mettere che soddisfazione cercare di sopravvivere ad un mondo gelido?

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