Star Trek Discovery: nuovi intriganti dettagli sulla seconda stagione!

Star Trek Discovery

Il finale della prima stagione di Star Trek Discovery è stato uno dei momenti più intensi della nuova incarnazione di Star Trek, ma quanto sta trapelando in questi giorni dalla WonderCon 2018 lascia intendere che la prossima stagione di Discovery possa serbare parecchie sorprese. ATTENZIONE: quanto segue potrebbe esser considerato uno spoiler sulla seconda stagione di Star Trek Discovery.

Durante la manifestazione, infatti, sono intervenuti diversi esponenti della produzione di Star Trek Discovery, tra cui Gretchen J. Berg e Aaron Herberts, produttori esecutivi e showrunner.

Dal WonderCon 2018 trapelano alcuni informazioni sulla seconda stagione di Star Trek Discovery

A stuzzicare la curiosità dei presenti è stata una scena tagliata dall’ultimo episodio, che riguarda il futuro della ex imperatrice Georgiou.

Harberts ha presentato così la scena incriminata

“Per noi è la ‘scena segreta’. Inizialmente era parte dell’episodio finale, ma abbiamo deciso di tagliarla perchè pensavamo sarebbe stato più eccitante farla vedere al pubblico in una situazione come la WonderCon”

La scena incriminata avviene dopo l’addio di Burnham e Georgiou, e mostra cosa ne è stata del personaggio di Michelle Yeoh. Questo momento è stato pubblicato anche sull’account Twitter della serie:

 

A quanto pare, la Georgiou dell’Universo dello Specchio sembra aver un posto d’onore all’interno di uno dei più segreti organi della Federazione: la Sezione 31. Come ricorderete, si tratta di una frangia deviata della Flotta Stellare che opera fuori dai canali ufficiali, conosciuta in serie come Enterprise o Deep Space Nine. Vedere il misterioso Trill rivelarsi come una spia umana è una bella sorpresa, ma quel “Benvenuta nella Sezione 31” come saluto lascia presagire un futuro interessante per Philippa Georgiou!

Questa rivelazione conferma quindi che i distintivi neri visti a bordo della Discovery erano effettivamente indicatori che a bordo del vascello ci fossero agenti della Sezione 31.

Dopo aver mostrato questa interessante clip, Aaron Harberts si addentra in un altro argomento spinoso di Star Trek Discovery: l‘aderenza al canone.

“La nostra idea è da sempre di far parte dell’universo originale. Naturalmente sono previsti dei problemi, come discrepanze e piccole differenze, dato che la nostra tecnologia è diversa. Abbiamo un’astronave che si muove in maniera atipica, e, sotto alcuni punti di vista, stiamo sviluppando una serie ‘nostra’. Sarà intrigante sviluppare la seconda stagione, perché sarà la nostra occasione per mostrare come Star Trek Discovery sia compatibile con la serie originale. Su questo aspetto non intendiamo cedere!”

Una delle critiche mosse a questa prima stagione di Star Trek Discovery è che le avventure di Burnham e soci avessero poco ‘trek‘ nel loro DNA. I due showrunner non si sono sottratti a questa critica

“Ci troviamo in un’epoca differente e abbiamo scelto di adottare un formato diverso per la nostra serie, ma non è stata una scelta nata dalla voglia di stupire ad ogni costo. La serie si basa come sempre su storia e personaggi: lasciamo che siano i protagonisti e gli eventi a guidarci nella narrazione. Non è nostra intenzione stupire ad ogni costo gli spettatori” (Gretchen J. Berg)

“Nella prima stagione siamo stati stimolati perché era un racconto di guerra, ma con la prossima stagione vogliamo tornare ad una dimensione di esplorazione e diplomazia. Potrebbe esser più trek, se vogliamo, ma ci saranno sempre i soliti protagonisti ad accompagnarci” (A. Harberts)

Sono la designer di produzione Tamara Deverell e il supervisore degli effetti speciali Jason Zimmerman ad affrontare il delicato tema del nuovo aspetto della U.S.S. Enterprise, comparsa nel finale della prima stagione di Star Trek Discovery

“Per realizzare l’Enterprise abbiamo preso come modello quella della serie originale, prendendone molti elementi. Da qui ci siamo poi avvicinati maggiormente ai film di Star Trek, in cui lo scafo appare più grande. In pratica, abbiamo ingrandito il concept in modo che fosse compatibile con la dinamica di Star Trek Discovery, dove le dimensioni sono maggiori. Si trattava solo di rappresentare l’Enterprise più in grande” (T. Deverell)

star trek discovery enterprise discovery

“Da quando ci hanno fornito i disegni su cui crearla, abbiamo iniziato a collaborare con il team degli effetti specaile e con i ragazzi di Tamara, volevamo esser certi di realizzare un buon lavoro. Ci siamo scambiati moltissime email, abbiamo fatto discussioni su come si dovesse coniugare l’evoluzione del design originale affinché fosse compatibile con l’universo di Star Trek Discovery” (J. Zimmerman)

Parlando di design, inevitabile che il discorso toccasse anche le uniformi. Secondo i due showrunner, facendo parte della stessa linea temporale, potrebbero evolversi in qualcosa di più familiare. Per Harberts

“Alla fine della prima stagione incontriamo l’Enterprise, e conosciamo bene quali divise indossino i suoi uomini. Quindi, le cose non cambieranno”

Sempre Harberts si sbottona su una delle figure più apprezzate di Star Trek Discovery

“Avremo modo di conoscere meglio Saru, nella nuova stagione. Già nel secondo episodio abbiamo inserito qualcosa in merito. Scopriremo cosa sono i gangli del pericolo e come funzionano, ma ci sono molti altri elementi che al ritorno della serie verranno trattati”

I Kligon sono stati pesantemente criticati per la scarsa aderenza all’immagine classica. Il responsabile del trucco, Glenn Hetrick, ha spiegato come si sia arrivati a questo concep per i Klingon di Star Trek Discovery

“Tutto è nato dai primi colloqui con gli autori e il produttore Brian Fuller. Parlavamo dei cambiamenti necessari, della necessità di creare qualcosa di nuovo. Io sono un fan come tutti voi, quando sono stato coinvolto con Neville Paige immaginavo che non potevamo stravolgere i Klingon, dovevano mantenere onore e integrità.

Abbiamo scelto di analizzarli secondo le informazioni del canon, analizzandoli fin nel DNA. Sappiamo che è a metà tra rettili e uccelli, una volta accettato questo abbiamo scelto un approccio evoluzionistico nella loro creazione. Scopo e funzione, tutto è stato fatto seguendo queste idee.

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Ecco come abbiamo iniziato. Io e Neville siamo grandi appassionati di Giger (lo scultore svizzero che ha creato il design degli xenomorfi di Alien, NdR), ci siamo lasciati ispirare dal suo stile, come potete notare da alcuni elementi facilmente riconoscibili. Ci sarà modo di veder altro dei Klingon, in futuro, ma per ora non posso dire altro”

A sorpresa , Harberts svela ad un fan che la coppia Stamets-Culber potrebbe non esser l’unica a vivere una relazione omosessuale

“Forse non è stata così evidente, ma nella serie si è già vista una coppia lesbica. Da omosessuale, il mio interesse è raccontare i personaggi non definendoli per il loro orientamento sessuale, ma valorizzandone competenze e personalità. Vale lo stesso ragionamento per ogni protagonista di Star Trek Discovery, vogliamo trasmettere il loro carattere e la loro professionalità. Quindi, chi può dire che non sia già comparsa un’altra coppia gay, ma che non ve ne siate accorti?”

Tra le altre notizie su Star Trek Discovery, è stata confermata la  durata, stabilita in tredici episodi, e che i lavori inizieranno a breve!