Pure Farming 2018, contadini digitali per un giorno – Recensione

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I simulatori agricoli sono una nicchia videoludica che non ho mai considerato. Non che avessi preconcetti, semplicemente non mi hanno mai trasmesso quell’idea di divertimento che solitamente cerco in un videogioco. Quando mi hanno messo in mano vanga e carriola e mi hanno spedito sui campi in pixel di Pure Farming 2018 inizialmente mi sono sentito perso.

Insomma, la mia unica esperienza su un gestionale agricolo è stata su FarmVille, che non è certo la migliore referenza. Tuttavia, devo ammettere che dopo un inizio piuttosto complicato, Pure Farming 20418 ha saputo incuriosirmi.

Pure Farming 2018 ci mette alla guida della nostra fattoria digitale

Dietro questo simulatore c’è Techland, che personalmente ricordavo per il buon lavoro di Dead Island e Dying Light, in questo caso divenuto publisher, nella speranza di non bissare il travagliato lancio di Torment: Tides of Numenera di qualche mese fa. Sotto questo punto di vista, Techland ha avuto il supporto di Ice Flames, gli sviluppatori di Pure Farming 2018.

Consci di doversi aprire ad una fetta di utenza che non fosse quella già appassionata, gli sviluppatori hanno puntato ad una costruzione del mondo di gioco che sapesse soddisfare i palati più esigenti, ma al contempo accogliere al meglio i nuovi contadini digitali.

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La semplicità nei comandi e nell’impostazione ha aiutato anche un neofita come il sottoscritto a familiarizzare rapidamente con i comandi e le operazioni della mia azienda agricola. Certo, le prime partite sono state condizionate da una piuttosto scarsa conoscenza di alcune dinamiche tipiche di questi titoli, ma Pure Farming 2018 ha una modalità tutorial, La mia prima fattoria, in cui veniamo guidati nei primi passi della nostra attività.

Arricchita da una piccola storia, che ci vede ereditare una fattoria oberata dai debiti di un defunto nonno, questa modalità ha lo scopo di introdurci alle dinamiche di Pure Farming 2018. Intento lodevole, ma in alcuni frangenti ho avuto la sensazione di aver a che fare con una feature creata frettolosamente, vista l’assenza di dettagli particolarmente importanti, uno su tutti l’utilizzo del pick up.

Non che le operazioni di gioco in Pure Farming 2018 siano particolarmente complesse, ma una maggior cura nel tutorial sarebbe stata adeguata. Soprattutto, vista la varietà di operazioni che si possono effettuare nel gioco.

Varietà è la parola chiave di Pure Farming 2018. La lunga gestazione del titolo ha consentito agli sviluppatori di creare altre due modalità di gioco, Sfide e Free Farming, in cui cimentarci. Si tratta di ovvie variazioni sul tema, che però rendono il titolo di Ice Flames appassionante e particolarmente riuscito.

Da apprezzare anche l’offrire al giocatore la possibilità di confrontarsi in diversi scenari, dal Montana alla Sicilia, in modo da mettersi alla prova con diverse tipologie di coltivazioni e il loro trattamento. Nonostante l’iter di crescita delle nostre colture decisamente facilitato, il nostro impegno non è meno approfondito. Irrigare, potare, arare, insomma tutte le classiche azioni da buon contadino vanno svolte al meglio.

Ma avendo a che fare con una fattoria, avremo anche le nostre bestie, che contribuiscono a loro modo nella gestione della nostra azienda. E si, le mucche saranno importanti non solo per il loro latte ma anche come fonte di concime low cost.

Particolarmente apprezzabile l’approccio all’energia green, visto che in Pure Farming 2018 avremo modo di crearci dei piccoli parchi di pannelli solari, che una volta installati (a caro prezzo, va detto) saranno però in grado di funzionare in piena autonomia.

Cosa che non si può dire per il resto della IA del titolo. Come ogni azienda agricola florida, anche in Pure Farming 2018 avremo i nostri braccianti, ma la loro professionalità non è esattamente il loro punto forte. In diverse occasioni, infatti, le attività assegnate non venivano eseguite, o peggio venivano effettuate in malo modo.

Questa carenza della IA è il lato negativo di Pure Farming 2018, perché porta al secondo scoglio del titolo. Per supplire la mancanza di professionalità dei nostri braccianti, saremo spesso costretti a passare tempo infinito a svolgere le attività più noiose e sfiancanti, come guidare trattori per arare.

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Di per sé non sarebbe male, visto il tema del gioco, ma qualche elemento di compagnia (tipo una radio streaming integrata) non avrebbe guastato. Dovendo svolgere queste attività, emergono anche alcune pecche, come una guida dei mezzi poco simulativa e molto arcade,che complica non poco le operazioni più delicate, o una gestione dell’illuminazione che mostra non pochi difetti.

Pure Farming 2018, al netto di pregi e difetti, mostra comunque una buona struttura di gioco, che può deludere maggiormente gli appassionati in cerca di un simulativo puro, ma al contempo offrire una prima esperienza dignitosa ai neo-contadini digitali che vogliono acquistarlo su Steam.