Starlink: il nuovo progetto di SpaceX rivoluzionerà internet!

starlink

Elon Musk e il suo SpaceX continuano a monopolizzare l’attenzione del mondo della tecnologia. Meno di due settimane fa abbiamo assistito all’epocale lancio di Falcon Heavy, il rivoluzionario super razzo SpaceX, ed oggi parliamo di Starlink, il nuovo progetto del visionario imprenditore ed inventore statunitense.

L’annuncio di Starlink risale al 2015, quando venne lanciata l’idea di creare una rete di migliaia di mini-satelliti collegati fra loro e di alcune stazioni a terra posizionate in modo strategico per dare vita ad un network di telecomunicazione orbitale.

Starlink è il nuovo progetto di SpaceX per un servizio internet mondiale

L’idea di Musk è di usare Starlink per realizzare nel campo dei satelliti quello che SpaceX ha compiuto con Falcon Heavy nel settore dei razzi spaziali.

Nei piani di SpaceX, entro la metà del 2020 Starlink dovrebbe esser pienamente funzionante, consentendo di creare un servizio internet globale in grado di rivaleggiare con gli altri competitor. Se tutto andrà secondo i piani, i ricavi di questa operazione potrebbero diventare i fondi necessari a finanziare le eventuali missioni su Marte, uno dei sogni di Musk.

Domani, SpaceX lancerà i primi due mini-satelliti sperimentali del progetto Starlink, i pionieri di quella rete di circa 4000 satelliti con cui Musk vuole creare un servizio internet a basso costo su scala mondiale.

I due prototipi, Microsat 1 e 2, al momento sono pronti al lancio, che avverrà con il Falcon 9, il precursore del Falcon Heavy. Un memo della base aerea di Vandeberg conferma il lancio, previsto per domani alle 6:17 PDT ( le 13:17 italiane). Oltre ai due mini-satelliti, il Falcon 9 porterà in orbita un satellite di osservazione radar, il Paz, per il governo spagnolo.

 

Al momento i dettagli su Starlink sono piuttosto scarni, visto la riservatezza con cui SpaceX sta proteggendo questa nuova avventura.

La compagnia sta affrontando la concorrenza di OneWeb, Samsung, Boeing e Telesat. Sia One Web (che annovera tra i partner Blue Origin di Jeff Bezos e Virgin Orbit di Richard Branson) che Samsung hanno in progetto di creare una simile costellazione di satelliti inserendoli in un’orbita bassa.

Tuttavia, grazie ad una richiesta governativa pubblicamente visionabile, sono disponibili alcune informazioni sui due satelliti che danno il via all’avventura di Starlink.

starlink 1

Le dimensioni dei Microsat sono 1,1m x0,7m x0,7m, per un peso di circa 400 chili ciascuno, alimentati da un paio di pannelli solari di 8 metri. Una volta raggiunta l’altezza di 1.125 metri, SpaceX inizierà dei test sui vari sistemi dei due satelliti, compreso la loro rete di antenne di trasmissione.

SpaceX afferma che saranno eseguiti test sulla Ku-Band (12-14 GHz) del sistema di comunicazione radio all’incirca ogni 20 ore per delle sessioni di meno di 15 minuti. Delle stazioni a terra site negli stati di Washington, California e Texas sono state appositamente allestite per questi test, a cui si uniranno dei van attrezzati ad hoc con terminali di ricezione mobili.

Le notizia di questi primi passi di Starlink da parte di SpaceX arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione di un rapporto della Federal Communication Commission che rivela che il numero di americani privi di accesso sia alla connettività fissa che mobile si aggira attorno ai 34.5 milioni. Attraverso il National Braodband Plan, il governo americano sta tentando di raggiungere con la connessione internet veloce anche le zone non ancora servite, specialmente nelle aree rurali.

Starlink ha aperto la strada ad un nuovo modo di intendere la connetività internet

Anche per questo, la FCC ha sostenuto caldamente l’iniziativa di SpaceX di fornire un servizio di banda larga all’America e al mondo tramite un sistema satellitare in orbita bassa

Il presidente della FFC Ajit Pai (lo stesso dello scandalo sulla net neutrality) ha rilasciato questa dichiarazione

“Per risolvere il divario digitale dell’America, dovremo usare tecnologie innovative. La proposta di SpaceX, insieme a quella di altre compagnie in cerca di licenze o accesso al mercato americano per sistemi di satelliti in orbita non geostazionaria, richiede una simile innovazione. La tecnologia satellitare può aiutare a portare anche agli americani in zona rurali non serviti dalla fibra ottica o dove le connessioni faticano ad arrivare. E inoltre può garantire una maggior competizione laddove l’accesso internet terrestre è già disponibile”

Reuters conferma che altre proposte simili avanzate da OneWeb, Space Norway e Telesat per il mercato americano sono già state accolte dalla FCC.

Il primo passo dell’avventura di Starlink è quindi programmato per domani, e come da tradizione di SpaceX il lancio sarà visibile sulla relativa pagina del sito ufficiale della compagnia di Musk.