Perché dimentichiamo le trame di film e libri? Ecco la risposta della scienza!

Di Manuel Enrico 5 Min di lettura

Quante volte ci è capitato di sederci sul divano, iniziare a vedere un film e all’improvviso accorgerci che quella storia la abbiamo già vista, solo che non la ricordavamo? E accade anche con i libri, se ci pensate. State tranquilli, siete in ottima compagnia. Questo problema è così diffuso che sull’Atlantic compare un articolo che spiega perché dimentichiamo le trame di film e libri!

In realtà, questo dilemma non nasce recentemente, ma ha avuto una certa rilevanza già sul finire del 19esimo secolo, quando il filosofo e psicologo tedesco Hermann Ebbinghaus iniziò a studiare i processi della memoria, teorizzando la ‘curva dell’oblio’. Detto in parole povere, abbiamo la tendenza a dimenticare materiali letti o visti nelle prime ore, con una progressiva di memoria nelle ore successive. Quindi il perché dimentichiamo le trame di film e libri ha una radice fisiologica,  non preoccupiamoci è normale, si tratta di un fenomeno fisiologico che accade anche nello studio, in cui una nozione ci pare ignora a meno che non ritorniamo su quella stessa materia.

Ecco la risposta sul perché dimentichiamo le trame di film e libri!

La domanda si fa più impellente negli ultimi anni, visto che la presenza di un nuovo mercato dell’intrattenimento e una maggior diffusione dei libri rispetto ai secoli precedenti ha reso l’interrogativo sul perché ci dimentichiamo le trame di film e libri una curiosità dilagante.

La verità è che questo accade da sempre, e la colpa è della scrittura! Detta così può sembrare una motivazione assurda, ma da quando l’uomo ha sviluppato un sistema di conservazione delle proprie memorie fisico, dalle prime incisioni rupestri passando per i geroglifici fino alla scrittura come la conosciamo oggi, la necessità di affidarsi ad una tradizione mnemonica basato sulla trasmissione orale è passata in secondo piano. Lo stesso Platone aveva teorizzato questo pericolo nei suoi dialoghi, ammonendo che la scrittura avrebbe instillato negli studenti la tendenza a dimenticare, forti di una presenza costante e fisica della nozione ricercata.

Ma se pensate che il perché dimentichiamo le trame di film e libri sia così semplice, i ricercatori dell’Università di Melbourne hanno un’altra brutta notizia per voi. Secondo una loro ricerca, infatti, chi si dedica al binge watching ha una perdita di memoria relativa alle serie maggiore di chi invece guarda un episodio alla settimana, creando anche un ostacolo ad un buon godimento di ciò che guardiamo. In pratica, io che mi sono sparato una maratona estenuante per vedere in anteprima Altered Carbon su Netflix, me lo sarei già dimenticato! Fortuna che tra due giorni sarà disponibile per tutti, così me lo ripasso!

Take tellhco.com survey to win a discount by Hollister

perchè dimentichiamo le trame 1

In realtà, per ovviare a queste perdite di memoria basterebbe far trascorrere più tempo possibile tra le diverse assimilazioni di informazioni. Il nostro cervello è letteralmente bombardato da informazioni, che arrivano da centinaia di diverse sorgenti. Prendete, ad esempio, la facilità con cui ricorriamo, anche da smartphone, alla consultazione di Google, alla ricerca di informazioni. Si tratta di acquisizione rapida di informazioni, spesso sull’onda di una curiosità momentanea, non di un processo di apprendimento. In pratica, abbiamo una curiosità, reperiamo l’informazione, la leggiamo, la dimentichiamo nel giro di poche ore, pronti a cercare subito qualche altre nozione o stimolati istantaneamente da una differente informazione.

Certo, il perchè dimentichiamo le trame di film e libri è anche comprensibile, specialmente se siamo divoratori compulsivi di serie tv o leggiamo con una certa assiduità. Credere davvero che possiamo conservare nella nostra memoria così tante informazioni, oltre a ciò che quotidianamente assimiliamo anche in modo involontario, è impossibile. Diventa più plausibile il creare delle associazioni che facciano riemergere un ricordo relativo se opportunamente stimolato. Certo, sarebbe bello che questa associazione arrivi prima di metà libro, ma non si può sempre aver tutto dalla vita, giusto?

Condividi questo articolo