Nasce la rete internet quantistica globale grazie alla Cina e al gatto di Schrödinger!

Grazie a internet, una grande quantità di informazioni è a portata di mano e facilmente disponibile, anche se il rovescio della medaglia è che i dati sensibili che viaggiano attraverso il web sono spesso vulnerabili.

Per questo motivo la sicurezza delle reti informatiche è un elemento fondamentale che permette di proteggere tutti i dati sensibili ed evitare che questi possano essere intercettati e rubati e, per ovviare a queste situazioni dannose e molto pericolose, si fa ricorso alla crittografia dei dati e delle trasmissioni, una codifica che permette di poter leggere i dati scambiati sul web solo se si è in possesso di una chiave.

Attualmente, il metodo di protezione basato sulla crittografia a chiave pubblica è, in teoria, sicuro e perfettamente funzionante ma c’è il rischio che possa essere violato, nel caso si disponesse di supercomputer con incredibili capacità e velocità di calcolo, come gli ormai non più fantascientifici computer quantistici.

Se ai quanti però si risponde con i quanti, allora la fisica fornisce una soluzione ideale grazie alla crittografia con distribuzione a chiave quantistica (QKD, dall’inglese Quantum Key Distribution), un sistema della meccanica quantistica per garantire comunicazioni sicure.

Questo sistema utilizza quanti di luce individuali (dei fotoni, insomma) che si trovano in stati di sovrapposizione quantistica rappresentando, in termini di dati, contemporaneamente sia gli uni che gli zeri della trasmissione dati.

internet quantistica globale

Nel corso di una nuova dimostrazione di questo tipo di sicurezza, alcuni scienziati hanno utilizzato il satellite cinese Micius per inviare dati crittografati con distribuzione a chiave quantistica tra Cina e Austria, aprendo le porte al futuro e alla rete internet quantistica globale.

Il satellite cinese è stato lanciato nell’agosto 2016 per sperimentare questa tipologia di comunicazioni e, a differenza dei satelliti per le comunicazioni convenzionali che trasmettono informazioni via radio tramite microonde, Micius usa dei fotoni quantizzati per “teletrasportare” efficacemente le informazioni.

I due fotoni dell’informazione base binaria (0 o 1) sono inestricabilmente collegati, il che significa che se un utente conosce lo stato di una queste particella può interferire con lo stato quantistico dell’altra, indipendentemente da quanto queste siano distanti tra loro.

L’importanza del gatto di Schrödinger

Concettualmente il funzionamento è molto simile al famoso paradosso del gatto di Schrödinger (uno dei pezzi forti del nerd più nerd della TV Sheldon Cooper) il celebre esperimento mentale in cui, secondo il principio di sovrapposizione quantistica, un gatto chiuso in una scatola potrebbe essere contemporaneamente sia vivo che morto; solo sbirciando all’interno della scatola la sovrapposizione quantistica collassa su uno dei due stati.

L’esperimento ha permesso di instaurare una comunicazione crittografata quantisticamente attraverso una distanza record di 7.600 km. Il satellite ha prima stabilito una chiave di sicurezza tra sé stesso e una stazione di terra, quindi ne ha implementata una diversa con un’altra stazione e, alla fine ha trasmesso l’informazione.

In questo particolare test i messaggi erano costituiti da immagini (riferite proprio al fisico austriaco Erwin Schrödinger) con file grandi circa 5 kB, e sono state utilizzate chiavi quantistiche ultrasicure a 80 kbit.

Insomma la rivoluzione nasce da un gatto e da un satellite di nome Micius! È solo un caso?

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Fonte: Newatlas