I RagiĆ  del Gange: Trasforma la tua provincia nella piĆ¹ ricca dell’impero!

RagiĆ  del Gange

La prima volta che ho approcciato I RagiĆ  del GangeĀ ero confuso e impressionato: tabellone coloratissimo e ricco di possibilitĆ , doppia corsia per i punteggi, un mare di dadi colorati, token di cartone e di legno, tessere, plance, un elefante di cartone… e un bel malloppo di regole. Ecco, mi sono detto, qui facciamo notte!Ā E invece, una volta spiegate, le regole sono tutt’altro che ostiche e le varie meccaniche che si intersecano nel gioco non creano problemi di gestione. RisulterĆ  invece un piacevole viaggio in India di qualche secolo fa.

Molto interessante, e anche innovativa, la modalitĆ  di fine partita: il primo che riesce a far incontrare il proprio segnalino Prestigio con il proprio segnalino Ricchezza vince il gioco.

I RagiĆ  del Gange ĆØ per 2 – 4 giocatori dai 12 anni in su, della durata circa 60 minuti (ma solo dopo che avete imparato le regole) e distribuito da dVGiochi. Gli autori sono i coniugi Inka e Marcus Brand.

RagiĆ  del Gange

Dentro la scatola de I RagiĆ  del Gange

Nella scatola troveremo:

  • tabellone fronte e retro
  • segnalino Elefante primo giocatore
  • 48 dadi
  • 64 tessere Provincia
  • 4 plance giocatore
  • 4 plance dea Kali
  • 56 token di legno
  • 36 token di cartone
  • regolamento

Cominciamo col dire che la scatola ĆØ perfetta: tutti i pezzi trovano il loro posto in alloggiamenti fatti ad hoc, quindi poco tempo per settare il gioco e per rimetterlo a posto. Il cartone ĆØ spesso e resistente e i dadi sono di plastica trasparente con gli angoli smussati.

RagiĆ  del Gange

Graficamente il gioco ĆØ di altissimo livello, il tabellone ĆØ molto ricco e nello stesso tempo molto chiaro e funzionale. Stessa cosa possiamo dirla per le restanti componenti.

Il regolamento ĆØ ben scritto e ricco di esempi, con una appendice storica che vi immerge ancor di piĆ¹ nell’ambientazione indiana. Chiaro, lineare e ben tradotto.

“Piccola” parentesi critica sui colori: i dadi sono arancioni, viola, verdi e blu. Abbiamo nel gruppo un daltonico e giocare a I RagiĆ  del Gange per lui ĆØ quasi impossibile: ogni volta che utilizza qualcosa che abbia a che fare con i dadi (i dadi stessi, o le tessere, o la sua stessa plancia) deve chiederci che colore sta usando. La domanda sorge spontanea: ĆØ un gioco per 4, ci vuole molto a utilizzare colori che non siano confondibili per i daltonici? Bastava usare bianco, nero, arancione e verde per aver risolto completamente il problema. Noi abbiamo dovuto dividere i dadi per colore e mettere dei fogli sotto a ogni mucchio con la scritta “blu” o “verde” per non rovinargli troppo l’esperienza di gioco. Mi rendo conto che alle case editrici interessa vendere e i dadi colorati sono molto piĆ¹ appetibili rispetto a colori neutri, ma se cominciassero a preoccuparsi anche di questi problemi risolvibili con poco, guadagnerebbero molto piĆ¹ in rispetto. Fine della parentesi critica.

Come si diventa I RagiĆ  del Gange?

In base al numero dei giocatori scegliete quale faccia del tabellone utilizzare, disponete a portata di mano i dadi e le tessere Provincia, divise per simbolo e colore, su 12 pile a faccia in su. Mischiate i token ricompensa bianchi e metteteli sul tempio. Ogni giocatore riceve:

  • 1 plancia Provincia
  • 1 statua della dea KalƬ
  • 6 lavoratori
  • 1 barca
  • 5 cubi (1 karma e 4 avanzamento edifici)
  • 3 indicatori (denaro, prestigio, bonus)

A parte 3 lavoratori che rimangono ai giocatori, tutti gli altri segnalini vanno posizionati sul tabellone e servono a indicare i livelli che raggiungete man mano che progredite nel gioco, mentre i 3 lavoratori rimanenti saranno presi al raggiungimento di uno step nei tre tracciati del tabellone: denaro, prestigio e fiume Gange. Infine ogni giocatore prende un dado per ogni colore, lo lancia e lo mette sulle mani della dea KalƬ. Chi ha il valore totale piĆ¹ basso ĆØ il primo giocatore.

 

Sul tabellone avete ben 4 (quattro!) aree distinte in cui piazzare i vostri lavoratori:

  • nella cava potete costruire la vostra provincia per sviluppare il commercio (tramite i mercanti) o la prosperitĆ  (tramite i palazzi);
  • nel mercato potete ottenere denaro commerciando le merci che avete sviluppato nella provincia;
  • nel palazzo del Gran Mogol (no, non quello delle Giovani Marmotte…) potete ottenere vari benefici;
  • nel porto potete avanzare la vostra barca e ottenere bonus.

Gli spazi di queste aree possono essere gratuiti o possono avere un costo in denaro o in dadi. Il costo in denaro viene pagato facendo indietreggiare il proprio segnalino della quantitĆ  necessaria indicata sullo spazio occupato dal lavoratore.

I dadi sono il motore del gioco, la vostra risorsa primaria, per lo meno al’inizio della partita, e ci sono azioni che richiedono come pagamento un dado di un colore specifico, oppure un colore qualsiasi ma un valore esatto (come in Cavern Tavern ad esempio) e infine azioni in cui potete scegliere colore e numero. In questo caso il numero diventa il moltiplicatore dell’azione.

Potreste pensare a questo punto che l’alea sia molto importante ne I RagiĆ  del Gange, e infatti gli autori per calmierarla hanno introdotto il karma: facendo scegliere il livello di karma di un punto potete scegliere un dado e voltarlo sulla faccia opposta (quindi un 1 puĆ² diventare un 6). Non avete piĆ¹ karma? Potete usare i dadi col valore basso per navigare sul fiume o per andare nel palazzo. State certi che non butterete via un turno perchĆ© avete avuto sfortuna coi dadi.

Quando tutti i giocatori hanno piazzato i propri lavoratori termina il round, si passa il segnalino primo giocatore a sinistra e si ricomincia il giro.

Conclusioni

I RagiĆ  del Gange ĆØ piaciuto a tutto il gruppo. L’alea c’ĆØ ma viene tenuta sotto controllo dal Karma, la quantitĆ  di opzioni date dal tabellone permette di non sprecare praticamente mai l’azione, c’ĆØ sempre qualcosa su cui ripiegare senza avere la sensazione di uscire dalla partita per quella mossa che ci ĆØ stata “rubata”. Il che, all’opposto, significa che se vediamo un avversario scappare verso la vittoria sarĆ  ben difficile riuscire a ostacolarlo.

L’interazione ĆØ infatti molto blanda e consiste giusto nel dar fastidio agli avversari prendendo prima di loro azioni sul tabellone o tessere Provincia.

La particolaritĆ  della condizione di vittoria permette di attuare varie strategie di gioco, il che dĆ  una certa longevitĆ  al titolo. Inoltre sono previste due modalitĆ  per esperti, da utilizzare una volta che si sono ben comprese le regole.

Non ĆØ sicuramente adatto ai neofiti ma non ĆØ neanche solo per esperti, ci troviamo di fronte ad un ottimo titolo e sono sicuro che sarĆ  parecchio apprezzato dai giocatori!