X-Men Blu: Artigli e misteri – Recensione

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Dopo esserci avventurati nelle vicende della formazione mutante adulta di casa Marvel con Non è un gioco, tocca alla più giovane squadra di mutanti portarci nel loro mondo. X-Men Blu, infatti, segue le vicende della formazione originale degli allievi di Xavier, trasportati nel futuro.

Rivoluzione adolescenziale, il primo numero della serie guidata da Cullen Bunn, ha mostrato ai lettori la vita dei giovani mutanti, mettendo in mostra la loro nuova vita. A stupire è stato vedere come il loro mentore sia nientemeno che Magneto, apparentemente redento, ma che sembra avere una propria agenda. L’incipit di questa serie era incoraggiante, grazie ad una buona caratterizzazione dei personaggi.

X-Men Blu si arricchisce di un nuovo personaggio, prima di mostrare la giovane Jean alle prese con l’arrivo di Fenice!

Non è facile prendere dei personaggi nati con una certa idea, figlia degli anni ’60, e adattarli ad un mondo differente, soprattutto ad una diversa utenza, mantenendo però il loro carattere. Cunn sta cercando di adeguare Scott, Jean, Bobby, Warren e Hank alla nuova società, ma soprattutto mettendoli di fronte a ciò che è stato un loro potenziale futuro.

Questa occasione consente ai giovani eroi di poter vivere in modo diverso la propria vita, chi affrontando diversamente la propria sessualità, come nel caso di Bobby, chi invece con una spada di Damocle sulla testa che può colpire da un momento all’altro, sensazione che accompagna la giovane Jean Grey atterrita dall’incombere della Fenice.

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Non contento di questo ricco contesto narrativo, Cullen in chiusura dello scorso albo ha inserito anche la comparsa di quello che sembra una versione giovanile di Wolverine, cogliendo di sorpresa i lettori. Con Artigli e misteri, ci viene spiegato chi sia l’artigliato mutante, ricorrendo ad un espediente narrativo che, onestamente, sta iniziando ad esser abusato in casa Marvel: l’universo parallelo.

Jimmy Hudson è, infatti, figlio di un ‘altroLogan, appartenente ad un universo entrato in contatto con quello dei protagonisti durante le Secret Wars. A questo punto ci potremmo aspettare che questo trucchetto abbia esaurito la sua validità, ma anche in Secret Empire abbiamo visto come in realtà sia un deus ex machina particolarmente sfruttato.

Tralasciando questo aspetto debole, bisogna però riconoscere a Cullen la capacità di riuscire a creare una storia in cui il ritmo narrativo intenso diluisce al meglio le diverse tematiche affrontate. Innegabile il divertimento, dal taglio decisamente young, con cui viene creato una buona comicità, scandita bene dagli interventi di Bobby o dai battibecchi tra gli X-Men, sempre con un tono giovanile, ma godibile.

L’introduzione di quella che potrebbe essere una nemica temibile per i giovani mutanti, Sinestra, è il punto forte di questo episodio. Il richiamo al celebre nemico degli X-Men, il genetista Nathaniel ‘Sinistro’ Essex, non è solo nel nome, ma anche nel look, opera di Corey Smith.

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Smith e Julian Lopez sono i disegnatori di questi due episodi racchiusi nella prima parte di X-Men Blu 2. L’ambientazione invernale, la battaglie nel rifugio e in generale le tavole di questo numero sono realizzate molto bene, con un taglio fresco e dinamico, in linea con la narrazione di Cullen.

Gran parte del fascino di X-Men Blu è legato alla figura di Jean Grey, la leader di questa squadra. Nella serie a lei interamente dedicata, sempre guidata da Cullen, viene presentato il suo difficile rapporto non solo con la sua nuova vita, ma soprattutto con la minaccia di divenire prima o poi il ricettacolo dell’entità galattica nota come Fenice.

Come leggiamo nella seconda parte di Artigli e misteri, le prime avvisaglie di questo rischio iniziano a manifestarsi, facendo preoccupare la giovane. Già in ansia per la responsabilità di dover guidare i suoi compagni, proteggendoli da un insolito Magneto, Jean ora deve anche affrontare il manifestarsi della Fenice. L’unica soluzione è riuscire a scoprire il più possibile sulla devastante entità, e l’unico modo è parlare con coloro che ne sono stati in precedenza gli ospiti.

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Trasmettere l’ansia e la preoccupazione di una Jean adolescente è stata una sfida vinta da Cullen, che riesce a bilanciare il pericolo incombente con il taglio leggero che sta dando alla sua gestione delle avventure dei giovani X-Men. La ricerca di Jean è ben ritmata, ragionata a con un finale che lascia il lettore curioso di leggere il prossimo capitolo, grazie anche agli ottimi disegni di Victor Ibanez.

X-Men Blu torna in edicola il 18 gennaio, e la copertina sembra presagire che i nostri eroi avranno parecchio di cui preoccuparsi!