Dopo una settimana di attesa, finalmente ieri sera abbiamo visto la seconda parte di Agents of SHIELD, il serial che segue le avventure del team di agenti speciali guidati da Phil Coulson. Orientarsi, il pilot di questa quinta stagione, è stato suddiviso in due episodi, ma, contrariamente alla messa in onda americana, Fox ha deciso di spezzare in due diverse serate la visione per il pubblico italiano.
Visto il ritmo serrato e la necessità di far familiarizzare quanto prima lo spettatore con la nuova ambientazione di Agents of SHIELD, credo sarebbe stata preferibile una trasmissione in un’unica serata per il queste due puntate. Per comodità, ho rivisto la prima parte di Orientarsi assieme alla sua conclusione, e devo riconoscere che questa visione d’insieme rende onore ad un incipit di stagione che sembra promettente.
Agents of SHIELD ci accoglie nella sua quinta stagione con la puntata del finale di un interessante pilot
La squadra di Coulson si trova a dover affrontare un’avventura che li ha completamente separati dal loro mondo, almeno in senso temporale. Come abbiamo capito dal finale della prima puntata di Orientarsi, il monolite a cui sono stati sottoposti i membri della squadra di Coulson li ha inviati avanti nel tempo, in un futuro in cui la Terra non è più quella che conoscono.
Ridotta ad un gigantesco detrito fluttuante, il nostro pianeta ormai è invivibile per l’umanità, che, decimata, sopravvive all’interno di una stazione spaziale dominata dai Kree. La razza aliene è comparsa in Agents of SHIELD in passato, determinandola come la creatrice degli Inumani, grazie alle nebbie terrigene.
In questa stagione gli alieni sembrano diventare il nemico principale. Il giogo imposto ai sopravvissuti umani è uno dei punti salienti di questi primi due episodi. La struttura sociale dell’umanità sopravvissuta è imposta dai rigidi dettami stilati dai Kree, che intendono mantenere la nostra specie in un sudditanza che la renda più facilmente controllabile. Il sistema di schiavitù indotta e la passiva accettazione dell’umanità sono due spunti interessanti, specialmente se legati ad un contrasto con le idee e i principi degli agenti SHIELD.
La visione quasi profetica che il culto dello SHIELD incarna per una parte dell’umanità sopravvissuta crea una sorta di tensione narrativa particolarmente promettente. In questo nuovo corso delle loro nuove avventure, Coulson e compagni devono riuscire a trovare un modo per tornare al proprio tempo,ma al contempo non possono ignorare come sia necessario un loro intervento per dare una speranza a questa gente.
Come dimostra Orientarsi, i protagonisti dovranno riuscire prima a comprendere le regole che governano questa società futura, prima di potersi muovere per cambiarla. L’istinto di Gemma di salvare una vita, si pone in contrasto con le direttive di questa dinamica sociale, mostrando la debolezza principale del gruppo, il doversi integrare prima che la situazione precipiti.
Questo primo doppio episodio introduce anche quelli che saranno i villain della serie. Oltre a Cassius e alla sua tirapiedi, non mancano personaggi ambigui anche tra gli umani, che si ritrovano a dover trovare una via di fuga per sopravvivere. Tra chi si adatta e chi cerca di sfruttare il sistema per trarne qualche vantaggio, la quinta stagione di Agents of SHIELD promette di mostrarci alcuni personaggi interessanti.
Spostando l’ambientazione in un futuro degradato, era necessario ricreare un ambiente in cui questa sensazione di rovina e disperazione fossero palpabili. L’interno della stazione spaziale in cui si muovono Coulson e compagni è ben caratterizzata, non ai livelli delle scenografie di Thor: Ragnarok ovviamente, ma in modo più che adatto ad uno show televisivo.
Dopo Orientarsi, abbiamo una visione più precisa di cosa ci attende in questa quinta stagione di Agents of SHIELD, la sola cosa che manca ancora all’appello è il destino di Fitz, ma sappiamo già che lo scienziato non intende rinunciare ai suoi amici!