Golden Kamui: l’invincibile Sugimoto – Recensione

golden kamui

Golden Kamui è un manga seinen scritto e disegnato dal maestro Noda Satoru e vincitore nel 2016 del premio Manga Taisho come migliore manga dell’anno.

La serie, uscita in Giappone nel 2014 ed ancora serializzata su Weekly Young Jump, è giunta in Italia grazie al J-POP che ne ha tradotto e pubblicato i primi sette volumi.

Copertina vol. 1

Golden Kamui – Trama

La storia di Golden Kamui è ambientata sull’isola di Hokkaido, nel periodo della grande caccia all’oro dell’inizio del 20esimo secolo.

Protagonista è Saichi Sugimoto, un veterano della guerra Russo-Giapponese (1904-1905), che dopo essersi distinto in battaglia per le sue gesta eroiche che gli sono valse il soprannome di “immortale”, è caduto in disgrazia a seguito di una lite con un suo superiore.

Spinto dalla necessità di raccimolare rapidamente una somma di denaro per aiutare la donna che ama, Sugimoto si reca nella regione di Hokkaido attirato dalla possibilità di arricchirsi anche lui con l’oro nascosto nei suoi fiumi.

Si renderà presto conto però di esser arrivato tardi, dato che il prezioso metallo è stato ormai già tutto raccolto da altri cercatori. Ma il viaggio di Saichi non sarà del tutto vano per il giovane veterano. Verrà infatti a conoscenza dell’esistenza di un ingente tesoro rubato e poi nascosto da un prigioniero in mano all’esercito noto come il senza volto.

Nessuno, fino ad oggi è mai riuscito a ritrovare questo tesoro. Esiste però una mappa che potrebbe indicare il nascondiglio di tanta ricchezza.

Tale mappa sarebbe stata tatuata dallo stesso senza volto sulla pelle di alcuni compagni di prigione poi fatti evadere. Solo unendo tutti i tatuaggi si potrà scoprire l’ubicazione del tesoro.

Inizia cosí per Sugimoto una vera e propria caccia all’uomo alla ricerca degli evasi e delle importanti informazioni che nascondono sui loro corpi.

Copertina vol. 7

Il viaggio che farà non sarà certo un’avventura solitaria. Ben presto altri si uniranno a lui per aiutarlo in questa impresa, prima fra tutti la giovanissima ragazza ainu Ashirpa che sarà la vera guida di Sugimoto nelle terre dell’Hokkaido.

Non mancheranno ovviamente anche temibili nemici, con altri cacciatori desiderosi di mettere le mani su questa mappa. Tra questi spiccano il tenente Tsurumi, un altro veterano intenzionato a finanziare la sua guerra privata contro l’impero del Giappone, e Toshizo Hijikata, uno dei migliori samurai dell’ ex shogunato, testimone vivente di un’era ormai rilegata al passato.

L’ultimo nemico che il nostro protagonista dovrà affrontare sarà poi la dura e spietata natura delle terre del nord, vera padrona di Hokkaido. Per sopravvivere Sugimoto dovrà dimostrare ancora una volta di essere lui l’immortale.

Un romanzo avvincente e complesso con tanti pregi e qualche limite

Il racconto di questi primi 7 volumi di Golden Kamui si sviluppa colla complessità e il respiro di un vero e proprio romanzo, con un intreccio di personaggi e avvenimenti che catapulteranno il lettore nello spazio e nel tempo in una storia originale per ambientazione e ricca di azione e colpi di scena, dove sarà spesso difficile distinguere gli amici dai nemici.

Noda Satoru ha poi il pregio di saper tingere la trama di questo manga tanto colle forti e accese tinte della violenza dei combattimenti, che ben rendono l’estrema asprezza e precarietà della vita nel grande nord, sia con le tinte più allegre a tratti comiche della vita quotidiana dei protagonisti, che durante questo viaggio imparano a conoscersi e si confronteranno con usanze e costumi diversissimi.

Saturo dedica decisamente una minuziosa e quasi maniacale attenzione proprio alla descrizione dei mondi dai quali provengono i nostri protagonisti, con un’accurata ricostruzione storica e sociale della vita nel nord del Giappone all’inizio del 1900.

In particolare è il mondo di Ashirpa e delle tribù ainu che viene descritto con dovizia di particolari. Veniamo così a conoscenza delle abitudini di caccia e sopravvivenza delle popolazioni indigene dell’Hokkaido, dei metodi di preparazione di cibi, utensili di vita quotidiana e armi.

Se da una parte queste digressioni narrative aiutano a meglio contestualizzare la storia nel suo periodo storico, con curiosità a volte anche divertenti, dall’altra rappresentano forse il principale limite di Golden Kamui. Infatti la quantità di dettagli forniti e la frequenza di queste digressioni appesantiscono in parte la scorrevolezza della lettura, con informazioni in molti casi non interessanti ma funzionali alla storia principale, che potrebbero scoraggiare alcuni lettori. 

Una resa grafica realistica e coinvolgente

Piuttosto che la minuziosa descrizione degli usi e costumi delle tribù locali, a rendere più reale il racconto di Golden Kamui è la qualità dei disegni di Noda Satoru che magistralmente danno vita tanto l’ambientazione, quanto alle azioni dei personaggi, integrandosi perfettamente nella storia del manga.

Il tratto grafico  è efficace sia nel rendere il crudo realismo di una scena di caccia o la violenza di un combattimento, sia nel dar vita a divertenti caricature dei nostri protagonisti come ad esempio quando mostra Sugimoto alle prese con una nuova pietanza ainu.

Vera regina dei disegni di Satoru resta comunque la natura con i suoi mille volti, dalle montagne innevate, alle piante rigogliose e soprattutto ai feroci e maestosi animali, come il possente orso o l’astuto lupo, fonte tanto di vita quanto di morte per gli abitanti dell’Hokkaido.

In conclusione Golden Kamui è un manga dalla storia avvincente e certamente complessa che riuscirà sicuramente a farvi sentire parte di una caccia al tesoro di altri tempi, sempre che non vi facciate scoraggiare da qualche digressione di troppo che, in qualche occasione, tende a far allontanare il lettore dal filone principale delle vicende narrate.