Abyss: il manga made in Italy targato Upper Comics – Recensione

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Ad un mese esatto della piovosa, ma comunque esaltante, avventura di Lucca Comics 2017, torniamo a parlare di Upper Comics con una delle sue proposte più interessanti: Abyss, il manga opera di DaHosoi, di cui siamo riusciti a portarci a casa il primo numero al termine della nostra consueta presenza in terra toscana agli inizi di Novembre.

Non fatevi ingannare da nome, DaHosoi è il giovane Daniele Magrì, autore di un manga tanto confortevolmente classico, quanto piacevolmente leggero ed intrigante.

La storia, che muove i suoi primi passi ad Osaka, narra le vicende di due fratelli Satoshi e Rikku Yamaguchi, ragazzi ognuno con i propri sogni ed aspirazioni: il primo (21 anni) lavoratore giudizioso dal carattere mite e taciturno, l’altro (22 anni) nerd-geek appassionato di informatica, giocoso, capriccioso ed volte anche un po’ frivolo.

Un giorno, durante il corso della sua “normale ” vita, nella maldestra speranza di diventare ricco, Rikku scopre una vecchia scatola, appartenuta al nonno, che contiene strane pietre dall’aspetto prezioso.

Purtroppo, dopo aver informato e coinvolto il Satoshi nella scoperta per comprendere grazie al suo aiuto la natura di quelle pietre, le speranze di ricchezza dei due fratelli svaniscono a causa dell’arrivo di un ospite indesiderato: un’ entità aliena per secoli rimasta nascosta.

Il viaggio dei due fratelli verso l’ignoto è appena cominciato!

Abyss, come detto in precedenza è un bel manga, che combina caratteristiche tipiche degli shonen manga a piccole e misurate dosi di mistero e voglia di scoperta.

Il primo numero ci mette di fronte ad una situazione statica che muta all’improvviso in maniera repentina, forse anche eccessivamente inverosimile in alcuni brevi passaggi, ma fondamentalmente la storia ci porta per mano verso l’inizio di un’incredibile avventura ai confini della galassia insieme ai due protagonisti.

Anche se il fortuito incontro di Satoshi e Rikku con l’Entità sembra un evento un po’ troppo improvviso, bisogna ammettere che nell’ottica dello stravolgimento dello status quo della vita dei due ragazzi può avere un senso, soprattutto se, come speriamo, nel corso della storia di Abyss, si riesca a fornire una sottotrama ben sviluppata riguardante il nonno dei due fratelli e di come questi sia venuto in possesso delle strane pietre.

Tutto ciò senza perdere di vista lo strano viaggio che i due protagonisti intraprendono, consci di andare incontro a qualcosa che potrebbe tenerli lontani da casa a tempo indefinito. In particolare, l’allontanamento senza remore da casa e dall’ignara madre, da parte di Satoshi e Rikku, è guidato da un surplus di sovreccitazione e triste incurante indifferenza verso il genitore.

Si sa, le avventure iniziano sempre con un salto nel vuoto e, sul ciglio del burrone non c’è spazio per troppe esitazioni ma a volte anche un breve pensiero a ciò che ci si lascia alle spalle rende tutto più credibile ed empatico.

Abyss quindi, grazie anche alle tavole pulite e luminose di DaHosoi molto a suo agio con un japan style bello assicurante, si rivela un manga interessante e potenzialmente valido, soprattutto rivolto ad una fascia di pubblico molto giovane.

I prossimi numeri ci diranno se l’avventura appena iniziata sarà capace di dipanarsi in maniera interessante e coinvolgente, come questo incipit sembra suggerire.

L’impatto fisico con Abyss è molto buono: la cura della stampa e della scelta dei materiali è degna di nota, con Upper Comics che mette tra le mani del lettore un volumetto consistente e ben rilegato, con una coloratissima copertina resistente e pagine interne in bianco e nero di ottima carta, tutte caratteristiche positive che rendono (almeno personalmente) meno “antipatico” un prezzo di copertina di 4,50 euro non proprio economico, anche se parliamo di pubblicazioni i cui costi di produzione non beneficiano dei vantaggi tipici delle grandi tirature.