Inhumans: Caos nella Terra nascosta – Recensione

Inhumans

Freccia Nera porta l’azione di nuovo sulla Luna ed Inhumans riesce a fare (quasi) centro per la seconda volta

Abbiamo dovuto aspettare gli ultimi episodi di Inhumans per vedere un po’ d’azione, ma a guardare le due più recenti puntate della serie ABC andate in onda su FOX Italia, alla fine la Marvel sembrerebbe avere trovato il modo, se non di farci ricredere dei giudizi negativi degli esordi, almeno di farci divertire, cosa non da poco in di una stagione non certo entusiasmante.

Caos nella Terra nascosta

Il settimo episodio di Inhumams, intitolato Caos nella Terra Nascosta, vede Freccia Nera, Medusa, Crystal e Karnak usciti vittoriosi dallo scontro con Auran ma ancora piegati dal dolore per la recente perdita di Gorgon.

Ed è proprio il dolore per la perdita di un membro della prorpia famiglia a spingere Freccia Nera ad andare oltre la vendetta e il rancore e a tornare sulla Luna per incontrare il fratello usurpatore, offrendogli anche la possibilità di sottoporsi nuovamente al processo di Terragenesi, per poter cosí realizzare il suo desiderio di essere anche lui un inumano a tutti gli effetti.

In cambio Maximus dovrà rinunciare al suo folle piano eversivo e riconoscere Freccia Nera e Medusa come i leggittimi regnanti di Attilan.

Maximus, da buon villain, fingerà però solo inizialmente di accettare l’offerta del fratello, per poi invece confermare il suo insanabile desiderio di rivalsa nei confronti di Freccia Nera e del resto della famiglia reale dalla quale lui non si è mai sentito veramente accettato.

Il re di Attilan questa volta non si fa peró trovare impreparato davanti a questo ennesimo inganno e finalmente deciderà di agire.

Questo radicale cambio di strategia ci farà conoscere un nuovo volto di Freccia Nera, finora rimasto nascosto dietro ad un forzato mutismo e alla forte presenza di Medusa, che hanno spesso contribuito a dare l’immagine di un re non all’altezza del suo compito, quasi in balia di eventi più grandi di lui e sui quali non aveva alcuna influenza.

Il ritorno di Freccia Nera

In Caos nella Terra nascosta Freccia Nera si riprende invece a pieno titolo la centralità della scena, dando alla trama di Inhumans una significativa svolta verso il finale di stagione che ci attende la prossima settiama.

Si scopre infatti che non solo Freccia Nera sospettava già da tempo dell’infedeltà del fratello, ma anche che aveva già messo in atto un piano per fermarlo. Il tutto grazie all’aiuto di Triton, da tutti creduto ormai morto, ma che segretamente invece continuava a seguire gli ordini del suo re.

Sono proprio questi due elementi, la ritovata centralità di Freccia Nera e il ritorno di Triton a rendere il settimo episodio di Inhumans particolarmente interessante, sia per lo sviluppo della trama che per le spettacolarità delle scene d’azione che ci mostreranno come i membri della famiglia reale riusciranno ad  introdursi  nuovamente nel palazzo reale di Attilan, fino a catturare lo stesso Maximus.

Il settimo episodio di Inhumans vede il ritorno anche di un altro personaggio oltre a Triton.

Infatti Karnak, mosso dal profondo legame che aveva con Gorgon, abbandona nuovamente i panni del saggio consigliere per fare un tentativo tanto folle quanto disperato: riportare in vita l’amico e cugino utilizzando il processo di Terragenesi.

L’esito dell’esperimento però sembra non dare esattamente i risultati sperati.

Aspettando il gran finale

Aspettando il gran finale di Inhumans, che verrà trasmesso in Italia mercoledí prossimo sempre su FOX, la serie TV che era partita davvero con il piede sbagliato sembra aver preso coraggio nel corso della stagione, con un crescendo di intensità ed episodi via via convincenti che, però, difficilmente potranno compensare le gravi pecche “strutturali” di Inhumans.

Il plot twist regalatoci da Caos nella Terra nascosta è qualcosa di veramente piacevole, anche se, dobbiamo ammetterlo, ci aspettavamo novità circa il destino di Triton sparito repentinamente durante le sequenze d’esordio della serie.

Gli sceneggiatori sono riusciti comunque a sorprenderci e, se questa azzeccata e funzionale capacità narrativa si fosse estesa al resto degli episodi, contaminandone la scrittura e l’impianto generale della storia, forse (e continuiamo ad essere ottimisti) a quest’ora staremmo parlando di una serie TV profondamente diversa.