Gellert Grindelwald e Albus Silente, storia di un’amicizia

Di Manuel Enrico 9 Min di lettura

Gellert Grindelwald e Albus Silente, un’amicizia fondamentale per il mondo di Harry Potter

Dopo l’annuncio di pochi giorni fa sul seguito di Animali fantastici e dove trovarli, lo spin off di Harry Potter che ci porta indietro nel tempo fino ai primi decenni del ‘900, l’interesse degli appassionati al mondo creato da J.K Rowlings si è subito riacceso. Ad essere al centro del futuro film sarà il villain della precedente pellicola, Gellert Grindelwald!

Interpretato da Johnny Depp nella sua vera identità, dopo che Colin Farrell ha prestato la sua recitazione nel ruolo di Percival Graves, Grindelwald fino alla pellicola di David Yates è stato parte del club dei personaggi secondari, spesso ricordati solo dai fan più appassionati. Il perfido mago, all’interno del mondo più ‘canonico‘ di Harry Potter, è stato comunque citato a più riprese, ma quanti si ricordavano di lui prima di vederlo in azione nella New York degli anni ’20?

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Eppure il nome di Gellert Grindelwald compare già nel primo libro di Harry Potter, La pietra filosofale, quando il nome del mago viene citato sulla figurina delle Cioccorane di Albus Silente, in cui viene citato lo scontro tra i due, vinto dal rettore di Hogwarts. Quindi, vediamo di fare un po’ di chiarezza su questo personaggio particolare.

Gellert Grindelwald, nato nel 1883, venne ammesso alla scuola di magia di Durmstrang, dove l’approccio mirato alla forza fisica e allo spirito rigido sembra adattarsi al considerevole talento di Gellert ed al suo carattere. Tuttavia, gli insegnati della scuola di magia tedesca decisero per la sua espulsione, visto la crescente ossessione di Grindelwald per le Arti Oscure. Anziché dare al giovane mago uno spunto di riflessione, questo duro provvedimento lo convinse ancora di più di essere nel giusto. Il passo successivo di Gellert fu la lettura de La Storia dei Tre Fratelli, al termine della quale intuì che la prossima tappa del suo percorso lo attendeva in Inghilterra, alla ricerca della tomba di Ignotus Peverell, tumulato a Godric’s Hollow e presunto detentore del Mantello dell’invisibilità.

Il suo soggiorno inglese ebbe come suo rifugio la casa di sua zia, Bathilda Bath, una nota storica della magia. L’unico altro contatto di Gellert Grindelwald in questo periodo fu un giovane studente di magia britannico: Albus Silente.

Questa amicizia, per quanto poco conosciuta ai meno appassionati al mito di Potter, è uno dei punti cardine del mondo creato dalla Rowling, a maggior ragione ora che la saga con protagonista Newt Scamander si appresta a divenire una serie. Albus e Gellert stringono un’amicizia molto forte, alimentata dalla comune ossessione per i Doni della Morte e una certa avversione per lo  Statuto Internazionale di Segretezza della Magia

Per quanto possa sembrare strano, Albus Silente in quel periodo era convinto dalle idee di Gellert Grindelwald. I due maghi sostenevano un piano per recuperare i Doni della morte e utilizzarli per dare ai maghi un potere tale da diventare i giusti padroni del mondo. Stando a quando detto in passato dall’autrice del mondo del maghetto, Silente (la cui omossessualità non è un mistero) nutriva anche dei sentimenti più forti per Grindelwald. Nonostante tutto questo, tra Silente e Grindelwald presto si arrivò ad un contrasto, in particolare sul reale scopo di questa loro ricerca. Silente avrebbe voluto solo la Pietra della Resurrezione per riportare in vita i suoi cari defunti, mentre Gellert mirava a diventare il Signore della Morte.

Il punto di rottura arrivò quando il fratello di Albus, Aberforth, notò un inquietante cambio nel carattere del fratello, conseguenza della cattiva influenza di Gellert Grindelwald. I due fratelli Silente erano i custodi della sorella Ariana, una maga dai grandi poteri, incapace di controllarli. Gli obblighi familiari di Silente, secondo Grindelwald, erano un ostacolo alla loro ricerca, un impedimento che Gellert tentò di rimuovere attentando alla vita di Aberforth. E qui accadde la tragedia. Lo scontro tra Aberforth e Gellert divenne una lotta a tre con l’arrivo di Silente, che si schierò con il fratello; durante la battaglia, i poteri di Ariana si manifestarono e Grindelwald, involontariamente, la uccise.

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Albus aveva sempre considerato la sorella come un peso, ma la perdita lo devastò. Gellert, resosi conto dell’accaduto, non ebbe più cuore di continuare lo scontro contro l’amico, e si smaterializzò, abbandonando l’Inghilterra, dopo aver rubato la Bacchetta di Sambuco a Mikew Gregorovitch .Ma non rinunciò ai suoi piani.

All’inizio del ‘900, il nome di Gellert Grindelwald divenne un incubo per tutta la comunità mondiale dei maghi. Il suo odio per lo Statuto lo guidò nella sua ribellione, rendendo ancora più salde e radicali le sue idee. Nel 1926 a New York cercò di prendere possesso di un Obscurus, sotto le mentite spoglie di Percival Graves (come abbiamo visto in Animali fantastici e dove trovarli) e la sua battaglia contro l’ordine stabilito continuò fino al 1945, quando venne affrontato da un mago di immenso potere: Albus Silente.

Silente aveva esitato per anni nell’affrontare l’ex amico, per timore di scoprire che nella colluttazione magica di anni prima fosse stato lui stesso a scagliare l’incantesimo che uccise Ariana. Lo scontro tra di due avvenne nel 1945 e Gellert, sconfitto, venner rinchiuso nella sua fortezza di Numengard; qui rimase fino al 1998 quando Lord Voldemort venne a reclamare la Bacchetta di Sambuco. Il vecchio Grindelwald decise di mentire a Voldemort, provocandolo e facendo si che in un impeto di rabbia lo uccidesse; la verità è che negli anni di prigionia, Gellert Grindelwald aveva capito gli errori del suo passato e voleva almeno un’ultima volta fare la cosa giusta.

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Il personaggio di Gellert Grindelwald è molto importante nel mito di Harry Potter, non solo per la sua presenza nel nuovo ciclo di film, ma per l’impatto che la sua figura ha avuto nella vita di Albus Silente. Non è un caso che il secondo nome di Silente, Wulfric, faccia riferimento al mito di Beowulf e Grendel, di cui Grindel è variante. Ma Grendel in tedesco antico significa “fulmine“, mentre nell’inglese antico il termine grind o grendl significava distruggere o distruttore, tutti elementi che che hanno rivestito un ruolo fondamentale nella vita e nelle mire di Grindelwald. La sua figura viene ancora più impreziosita dalla teroia che, dato che il 1945 è l’anno del duello finale con Albus Silente e che gli eventi del mondo reale sono spesso specchio di momenti storici nella comunità magica, Gellert fosse addirittura il ministro della magia del Terzo Reicth, data la nota mania di Hitler per l’occulto.

Al cinema, Grindelwald ha avuto ben quattro diversi ad impersonalo. In Harry Potter e i Doni della Morte la sua versione giovanile era interpretata da Jamie Campbell Bower, mentre il Gellert anziano aveva il volto di Michael Byme; in Animali fantastici e dove trovarli, Colin Farrell gli ha prestato il volto nella sua falsa identità di Percival Graves, mentre brevemente Johnny Depp ha mostrato il verso viso di Grindelwald.

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È curioso come un personaggio così poco presente e sfruttato nel mito di Harry Potter venga spesso definito come il più grande mago oscuro di sempre, al punto che Silente sostiene che fosse suo pari, il che lo qualifica come un incantatore di livello superiore allo stesso Voldemort (come conferma Rita Skeeter nel suo Vita e Menzogne di Albus Silente). Possiamo contare sul fatto che i futuri film del ciclo con protagonista Newt Scamander ci consentano di vedere nuovamente Gellert, visto il titolo rivelato in questi giorni per il secondo capitolo di Animali fantastici e dove trovarli.

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