Citadels – La recensione della nuova edizione!

Citadels

Citadels – La nuova edizione!

Finalmente siamo riusciti a mettere le mani sulla nuova edizione di Citadels, ormai un classico, ideato da Bruno Faidutti, uscito nel 2000 e nominato allo Spiel des Jahres dello stesso anno nonché amatissimo in tutto il mondo.

Per i pochi che ancora non lo conoscono, Citadels è un gioco di carte e di bluff in cui dovrete competere per diventare il prossimo Mastro Costruttore del regno. Per riuscirci vi farete aiutare da vari personaggi cercando di costruire la città più bella ed imponente.

Il gioco è piuttosto veloce, tra i 30 e i 60 minuti a partita, e molto coinvolgente. Pensato per 2 a 8 giocatori, è consigliato ad un pubblico dai 10 anni in su.

Componenti

Aperta la scatola, a mio parere molto sovradimensionata, trovate:

  • 27 carte personaggio e relativi segnalini
  • 6 carte consultazione (perché solo 6 visto che si può giocare in 8?)
  • 84 carte quartiere
  • 30 monete in plastica
  • 1 corona primo giocatore
  • 5 segnalini abilità
  • 1 regolamento

Le carte sono ottime, sia come solidità sia nell’aspetto grafico, ma consiglio comunque di imbustarle poiché vi ritroverete a doverle mischiare parecchie volte (nel dettaglio vi serve una busta arancione e 2 buste verdi di sleeves della Fantasy Flight). La forma delle gemme sulle carte indica in quale versione del gioco la carta è comparsa: Citadels originale, espansione The Dark City e questa Nuova Edizione.

Il lavoro grafico dietro al restyling del gioco, ora passato nelle mani di Asmodee, è stato molto curato e lo stesso Faidutti ne parla con una nota al termine del regolamento. Ad esempio, se avvicinerete il retro di due carte consultazione diverse, formerete l’illustrazione del coperchio della scatola che offre una vista della città con tutti i personaggi rappresentati sulle carte.

Per quanto riguarda gli altri cambiamenti: I quartieri non sono più rappresentati solo dai colori, ma anche da simboli specifici e ben distinti (un’utilissima e valida scelta per i giocatori con problemi di daltonismo). Le monete sono uguali alle versioni precedenti, di plastica, semplici e funzionali. La corona del primo giocatore è realizzata decisamente bene ed è curata nei minimi dettagli. Il regolamento è molto chiaro, ricco di esempi e illustrazioni. Le abilità di tutti i personaggi sono spiegate nel dettaglio per evitare qualsiasi dubbio e, anche alcuni quartieri particolari, sono descritti in maniera più approfondita.

Via con le costruzioni!

Facciamo un esempio di partita a 6 giocatori, giusto per rinfrescare la memoria ai giocatori di vecchia data e fornire un quadro generale a chi si avvicina per la prima volta a Citadels.

Se invece preferite saltare “lo spiegone”, passate direttamente alle conclusioni.

Prendete 8 personaggi che abbiano tutti numeri diversi dall’uno all’otto. Prendete 14 quartieri unici a caso e mischiateli assieme ai 54 quartieri base. Ogni giocatore riceve 4 carte quartiere coperte e due monete. Il mazzo rimane al centro del tavolo assieme alle monete della riserva. Il giocatore più vecchio riceve la corona e prende il mazzo dei personaggi dando inizio alla fase di selezione.

In questa fase i giocatori scelgono con che personaggio giocare il round. Il primo giocatore scarta una carta a caso coperta, poi guarda le carte che sono rimaste e ne sceglie una. Infine passa i personaggi al giocatore alla sua sinistra che, a sua volta, deve scegliere un personaggio. Si procede in questo modo finché l’ultimo giocatore sceglie una carta e scarta l’ultima rimasta, coperta.

Ora inizia la fase dei turni. Il primo giocatore chiama i personaggi in ordine di numero. Se un giocatore possiede il personaggio chiamato, rivela la carta e gioca il proprio turno.

Per prima cosa deve accumulare risorse: prende 2 monete dalla banca o pesca due carte quartiere, le guarda, una la tiene mentre l’altra viene scartata coperta in fondo al mazzo.

Dopo aver accumulato risorse può costruire un quartiere pagandone il costo con le monete che ha accumulato. Si può costruire un solo quartiere per turno (salvo abilità particolari) e non si possono costruire quartieri identici nella propria città.

Ma le abilità dei personaggi? Non mi sono dimenticato, semplicemente possono essere attivate quando si vuole durante il proprio turno salvo sia specificato sulla carta un momento preciso d’utilizzo.

Quando tutti i personaggi sono stati chiamati il turno finisce, il giocatore che possiede la corona prende le carte personaggio, le mischia e si ricomincia la fase di selezione.

Non appena un giocatore costruisce il suo settimo quartiere la partita termina. Si finisce il turno di gioco e poi si contano i punti vittoria. Chi ne ha di più è il vincitore.

Conclusioni

Che dire? Una nuova edizione riuscitissima! Aver ridotto il numero dei quartieri da otto a sette per chiudere le partite, le rende più veloci, ma non cambia l’esperienza di gioco, mentre il restyling grafico è un vero piacere per gli occhi. Di contro, la scatola così grossa è completamente inutile. Il gioco potrebbe occupare un terzo dello spazio ed essere più facilmente trasportabile.

I nuovi personaggi e le nuove strutture uniche aggiungono tanta variabilità ad ogni partita e al gioco in generale, ma la cosa più interessante e intrigante sono le liste prestabilite di personaggi e quartieri unici che permettono di giocare delle partite “a tema”, ad esempio “Agenti astuti” o “Nobili corrotti”.

Per il resto è il solito caro vecchio Citadels!

Citadels Asmodee

La nuova edizione di Citadels è un prodotto decisamente ottimo, specialmente se consideriamo il fatto che, ormai, ha i suoi anni sulle spalle. Il lavoro di restyling dell’autore non fa assolutamente rimpiangere la vecchia edizione, anzi, aumenta di gran lunga la longevità e l’interazione tra i giocatori. Quindi, sia che siate giocatori di vecchia data o neofiti di Citadels… Non fatevelo scappare!

Potete reperire il gioco QUI, in italiano, a poco meno di 30 €