Jenus il Gioco: la lotta per la santità (ma anche no!)- Recensione

jenus il gioco

Jenus – la Recensione

Recentemente protagonista all’Etna Comics 2017 con il suo irriverente Nazivegan Heidi, Don Alemanno resta comunque legato a doppio filo a Pillole di Jenus, il fumetto tra il sarcastico ed il blasfemo (ma neanche più di tanto) che ha spopolato su Facebook diventano un vero cult.

Nel 2014 il successo editoriale di Jenus di Nazaret ha dato vita a Jenus – Il gioco, un divertente gioco da tavolo nato appunto dalla collaborazione di Don Alemanno e Immanuel Casto per MagicPress e Raven.

Il gioco prevede da 2 a 5 giocatori, che possono ricoprire diversi personaggi, tra cui Jenus, il suo assistente Angius, l’ex Papa Ratzinger, Paolo Brosio e Claudia Koll.

Devo ammettere che la prima volta che l’ho visto ero un po’ scettica, forse intimorita che potesse “beneficiare” troppo del travolgente successo del web comic, ma poi mi sono dovuta ricredere già dalla prima partita.

Dentro la “santa” scatola

Jenus è un gioco di carte, quindi la componentistica non è complessa, ma sicuramente particolare. Nella scatola troviamo:

  • carte Personaggi, divise in 3 categorie (umani, divinità e clericali)
  • carte Indulgenze, ovvero carte di potenziamento che possono essere usate solo dagli umani e dai clericali
  • carte Demoni, i nemici contro cui tutti i giocatori devono combattere
  • carte Interventi Divini, che influenzano tutti i giocatori
  • carte Miracoli, altre carte di potenziamento utilizzabili solo dagli umani e dalle divinità
  • 5 schede, dove ogni giocatore deve segnare i punti Santità e i punti Ferita
  • 5 segnalini per i punti Santità (di colore azzurro)
  • 5 segnalini per i punti Ferita (di colore rosso)
  • 1 segnalino Primo Giocatore

La preparazione

La prima cosa da fare è costituire il mazzo dei personaggi, che varia in base al numero dei giocatori:

  • 2 giocatori: il mazzo è composto solo da Jenus e Ratzinger
  • 3 giocatori: Jenus, Ratzinger ed un umano
  • 4 giocatori: Jenus, Ratzinger e due umani
  • 5 giocatori: Jenus, Ratzinger, due umani e Angius

Il mazzo viene mescolato e, ad ogni giocatore, viene data una carta coperta. Questi non possono guardare che personaggio hanno ricevuto finché non hanno raggiunto i 5 punti Santità. Ad ognuno viene poi consegnata una scheda punti, un segnalino Santità e uno Ferita. Il segnalino Santità va messo sulla posizione zero, mentre quello Ferita sulla posizione 20.

Il primo giocatore è quello al quale viene consegnato il relativo segnalino, a forma di croce. Contrariamente a molti giochi da tavolo, non inizia il più giovane ma chi è stato in chiesa più di recente!

Giochiamoci la santità – La struttura del gioco

Il round si sviluppa in 3 fasi.

1 – L’Intervento Divino

All’inizio del turno viene pescata una carta dal mazzo degli Interventi Divini, che determina le caratteristiche del round e influenza tutti i giocatori.

Spesso compare la scritta “Compare un demone”: in questo caso va pescata una carta dal mazzo Demoni e messa in gioco (nel caso ci siano due umani , anche i demoni saranno due).

2 – Le Azioni dei Personaggi

Ogni giocatore deve scegliere un’azione da compiere tra le seguenti: evangelizzare, attaccare, pescare una carta Miracolo o pescarne una Indulgenza.

  • Il giocatore che sceglie di evangelizzare ottiene 1 punto Santità. Ricordiamo che è possibile scoprire il proprio personaggio solo quando si hanno 5 punti Santità.
  • Il giocatore che invece decide di attaccare, può scagliarsi contro uno dei demoni in gioco oppure contro un altro giocatore. Attenzione, però: possono essere attaccati solo i giocatori con la carta del personaggio scoperta, gli altri sono immuni.Per attaccare bisogna lanciare un dado: se si attacca un altro personaggio e il risultato è maggiore della difesa dell’obiettivo, viene tolto un punto Ferita. Il giocatore che arriva a zero punti Ferita perde.Se invece si attacca un Demone e l’azione va a buon fine, il Demone viene ucciso e il giocatore gode della ricompensa indicata sulla carta.
  • Se il giocatore ha già rivelato il suo personaggio ed è un umano o una divinità, può pescare una carta Miracolo. Le carte Miracolo possono avere le diciture “Gioca subito”, “Tieni in mano” o “Potenziamento – metti sul tavolo”.Il “Gioca subito” prevede che la carta venga usata immediatamente e poi messa nel mazzo degli scarti a fianco del mazzo dei Miracoli.Il “Tieni in mano” può essere giocata quando lo si desidera; ciò non toglie che possa essere utilizzata anche subito.
  • Il “Potenziamento – metti sul tavolo” va giocata subito, ma non va messa nella pila degli scarti; al contrario, essa rimane a fianco della carta personaggio e influenza il resto della partita. Tale carta può inoltre essere utilizzata in ogni momento, anche durante il turno di un avversario (pertanto, non richiede un’azione).
  • Se il giocatore invece è un umano o un clericale, può pescare una carta Indulgenza. Le Indulgenze funzionano esattamente come le carte Miracolo.

3 – Il Demone attacca

Il Demone attacca indistintamente ogni giocatore, quindi tutti però devono lanciare il dado per difendersi. Anche qui, se il numero del dado è superiore alla difesa del Demone, l’attacco non va a segno, altrimenti il personaggio perde 1 punto Ferita (o più di 1, nel caso sia indicato diversamente sulla carta del Demone stesso).

Ricordate che clericali sono immuni all’attacco dei Demoni, ma se non avrete la carta scoperta verrete colpiti comunque.

L’attacco del Demone conclude il round: il segnalino passa al giocatore successivo e si inizia un nuovo turno.

La partita finisce quando un giocatore raggiunge l’obiettivo del personaggio. Jenus, Angius e gli umani devono raggiungere la santità, mentre Ratzinger deve uccidere Jenus.

Conclusioni

Jenus è un gioco più difficile da spiegare che non da giocare e, a prima vista, può dare l’impressione di essere fin troppo statico, ma vi assicuro che non è così.

Sicuramente avrete notato che Ratzinger è contro tutti: Jenus e gli umani devono raggiungere la santità, quindi non si attaccheranno mai tra di loro e collaboreranno per sconfiggere il clericale. Nonostante questo, vi posso assicurare che Ratzinger ha la stessa probabilità di vittoria di tutti gli altri, perché viene aiutato sia dai Demoni che dalle Indulgenze (nonché dalla fortuna). Ve lo dice una a cui capita Ratzinger praticamente sempre e che vince molto spesso.

Meritano senz’altro una nota di positiva ammirazione le splendide carte con illustrazioni e nomi a dir poco fantastici ed esilaranti, sono il vero asso nella manica del gioco che lo rendono appunto così impertinente, coinvolgente e divertente. Basti pensare a San Dokan, San Pei e a San Itario, giusto per citarne qualcuna!

In conclusione, Jenus è un gioco breve, leggero e dal tono canzonatorio, assolutamente da provare anche solo per farsi quattro risate tra amici!

Potete reperire il gioco facilmente in offerta, ma il prezzo di listino non supererà comunque i 19,99 € (permettendovi di lasciare in pace i santi).