Revival: un noir rurale – Recensione

Revival

Cosa potrebbe mai capitare, tanto da attirare l’attenzione nazionale, in una sperduta contea del Wisconsin? Revival, serial a fumetti edito da saldaPress, potrebbe darci una risposta!

Nello stato di Happy Days, cittadina di Rothschild, qualcosa del naturale andazzo delle cose non ha funzionato. I morti, o perlomeno alcuni, sono ritornati indietro dalle tombe, ma non hanno incominciato a mangiare cervelli e massacrare sopravvissuti. No, per niente, Revival non è questo.

Revival
La cover del quinto volume

I morti viventi si sono limitati (contenti loro) a riprendere, come nulla fosse, la loro vita di tutti i giorni. Anche se questa fa parte della monotona routine della provincia Americana. Ovviamente, la sonnacchiosa contea, verrà immediatamente messa sotto rigida quarantena dal governo, pur facendo continuare la solita, piatta, vita agli abitanti. O forse no?

Sono queste le premesse alla base di Revival, la serie Horror/Thriller di Tim Seeley prodotta dalla Image Comics e pubblicata in Italia dalla saldaPress, arrivata ormai al quinto volume (uscito in distribuzione a luglio). Il tutto sa molto di una sorta di incrocio tra Twin Peaks e The Leftovers.

Revival

Infatti, nel corso della serie, affronteremo spesso e volentieri la tematica di chi non è potuto o, per lo meno, non ancora, diventare un “ritornante”. Già, perché la cosa, come mi pare anche piuttosto ovvio, non è vista di buon grado dai timorati e devoti abitanti di Rothschild. A complicare il tutto, e ci mancherebbe altro, ci sono anche le apparizioni di misteriose creature luminose, nel profondo dei boschi della contea. Sarà compito dell’agente Dana Cypress far luce su quello che sta succedendo, non solo come evento straordinario.

Si, perché in Revival non avremo solo a che fare con eventi soprannaturali, ma anche (e soprattutto), con drammi e meschinità della profonda provincia Americana. Nessuno, in paese, sembra essere esente da colpe, grandi o piccole che siano. Il marcio impera.
Non si presenta male, questo Revival. Soprattutto i primi tre volumi. Dopo, purtroppo, la noia e un certo qualunquismo, cominciano a prendere il sopravvento. L’elemento soprannaturale è sublimato, viene messo in ombra, anche se sempre presente, con le banali vicende dei personaggi.

Revival

Anche questi ultimi, sono decisamente troppi per poter essere caratterizzati a tutto tondo. Spesso, purtroppo, appaiono quasi abbozzati, non completati. Un peccato, dato che il tutto era partito davvero molto bene.

Peccato davvero che si perda molto con l’avanzare della storia che, dato un ottimo inizio, si riduce negli ultimi capitoli un proseguo piuttosto banale e noioso. Senza vedere, neppure , un finale che possa aggiustare il tutto!