The Great Persuader – Vendete ghiaccio al polo nord?

The Great Persuader

The Great Persuader – La recensione

Mettiamo subito le cose in chiaro: fate parte di un gruppo di giocatori che non amano mettersi in gioco davanti agli altri? Lasciate perdere: The Great Persuader non fa per voi.

Il vostro è un gruppo di caciaroni? Allora The Great Persuader deve entrare nella vostra collezione!

Ci troviamo indubbiamente davanti a un bivio: questo è uno di quei giochi che si ama o si odia, non ci sono mezze misure. Col gruppo giusto ci giocherete a lungo, con quello sbagliato non comincerete neanche.

The Great Persuader è un party game per 3 – 8 giocatori (ma potete anche aumentarli senza grossi problemi), dai 12 anni in su, durata media 20 30 minuti, edito dalla dv Giochi. Gli autori sono i tre turchi Sencan Barlok, Ceren Dilek e Nergis Tekin.

La mia scatola è più bella della tua!

La scatola è decisamente sovradimensionata per il contenuto:

  • 110 carte
  • 8 gettoni voto
  • 8 gettoni cambio idea
  • 1 clessidra
  • 1 blocchetto e matita
  • 1 dado
  • regole

A parte il blocchetto che è veramente piccolo e quindi decisamente inutile quando siete in molti a giocare, le restanti parti sono di buona fattura: carte abbastanza spesse e token di cartone rigido, dado e clessidra di plastica.

Le carte sono ben 110, ma essendo double face abbiamo in realtà 220 carte per giocare! Potete tranquillamente imbustarle, visto che di spazio ne avete in abbondanza.

The Great Persuader

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Ogni giocatore riceve un token voto e un token “Cambio idea!”.

Il primo giocatore, cioè il cliente iniziale, riceve anche il dado e la clessidra. Il giocatore alla sua destra e alla sua sinistra saranno i persuasori e mettono i loro gettoni di voto di fronte a sé: il primo sul lato col cuore, il secondo sul megafono.

Il cliente lancia il dado. I persuasori pescano una carta a testa e leggono il lato del colore del dado, rosso o blu. Tutti gli altri giocatori scommettono su chi sarà il miglior persuasore utilizzando il proprio token voto tenendolo coperto con la mano.

The Great Persuader

Le carte hanno un lato rosso o blu. Col lato rosso bisogna illustrare i vantaggi della propria offerta mentre con quello blu bisogna dimostrarne le controindicazioni. Un paio di esempi di carte rosse: “Lavorare come bersaglio per un tiro a segno” oppure “Abitare al ventiduesimo piano senza ascensore”. E ora quelle blu: “Saper fermare i proiettili con le mani”, o “Possedere 100 diversi titoli nobiliari o onorari”.

Il cliente gira la clessidra e il persuasore a destra inizia a parlare. Quando finisce il tempo della clessidra (circa 45 secondi) il giocatore a sinistra inizia la sua parte di persuasione. Se poi ci sono momenti di interazione tra i due, è facoltà del cliente decidere se intervenire o meno.

Alla fine delle “arringhe” il cliente sceglie il persuasore che lo ha più convinto, quest’ultimo riceve 2 punti vittoria, mentre tutti i giocatori che hanno scommesso su di lui ricevono 1 punto vittoria a testa.

Tutti i giocatori hanno in dotazione un token “Cambio idea”: dopo aver sentito le arringhe, ma prima che il cliente scelga il vincitore, possono giocare questo token (viene scartato nella scatola e non più usato per tutta la partita) e cambiare il proprio voto.

Il round termina, le carte usate vengono scartate e i ruoli scalano in senso orario. La partita finisce quando tutti i giocatori sono stati 1 o 2 volte clienti.

The Great Persuader

Conclusioni

The Great Persuader è un gioco molto particolare, non c’è dubbio, ma proprio per questo dovete conoscere bene i vostri compagni di gioco per evitare una spesa inutile.

La longevità è piuttosto buona (avete ben 220 carte con cui giocare!), ma la quantità di carte può sopperire alla meccanica di gioco sostanzialmente sempre uguale? Questo dipende sempre dal tipo di giocatori del vostro gruppo.

Le regole sono semplici e si spiegano in un minuto. È adatto ai neofiti e potete decidere la lunghezza delle partite. Potete anche decidere se usare solo le carte blu o quelle rosse e ci sono anche regole per aumentare la difficoltà.

Nel mio gruppo di gioco non è andato per niente, ma se mi capitasse qualcuno che mi chiedesse un gioco per un party di casinisti, alle prime armi coi boardgame, senza regole impegnative, rapido e divertente, bhé, non esiterei un attimo: The Great Persuader!