Dice Forge, costruisci i dadi e vinci! – La recensione

Dice Forge

Dice Forge, dal deck building al dice building! – Recensione

Non lo nego, la prima volta che ho sentito parlare di Dice Forge non riuscivo proprio a capire come si potesse creare un gioco basato sui dadi che non si fosse già visto.

Quando ho letto poi di dadi modulari, ancora il mio scetticismo continuava ad imperare: difficoltà di gestire i dadi, meccanica di scambio facce, alea importante, implementazione delle azioni, insomma tutto mi faceva pensare ad un flop.

Va bene il deck building, ma il dice building? Poi casualmente mentre riordinavo i giochi ho preso in mano la vecchia serie di giochi Lego Heroica: ma vuoi vedere che…

Illuminazione! Tecnicamente si può fare, ma renderlo agevole?

Mi ricordo che cambiare le facce dei dadi Lego era abbastanza impegnativo (giustamente i pezzi Lego non si devono smontare facilmente), però mi sa che sto andando un po’ troppo veloce…

Facciamo un breve riassunto: Dice Forge, per 2 – 4 giocatori dai 10 anni in su, circa 45 minuti di gioco, opera di Régis Bonnessée distribuita in Italia da Asmodee. Lo considero un introduttivo perché le meccaniche di gioco sono molto semplici, ma allo stesso tempo risulta essere anche un buon gioco per esperti, considerate le diverse tattiche che si possono utilizzare per fare punti vittoria.

Dadi da forgiare!

Nella scatola troviamo:

  • 8 dadi modulari
  • 4 Inventari Eroe + 4 tessere Forziere
  • 1 tabellone Isole
  • 1 tabellone Tempio con 60 facce dei dadi
  • 96 carte Impresa Eroica
  • 20 cubetti colorati risorsa
  • 4 pedine Eroe
  • 22 segnalini vari
  • regolamento + spiegazione delle carte

Dice Forge

I materiali di Dice Forge sono veramente ottimi: i dadi sono belli robusti e le facce si smontano e si rimontano facilmente (ma non pensate a fcomponenti che si staccano mentre si tira il dado), le carte sono spesse, la simbologia chiara, il manuale ben scritto, ricco di esempi con carte e facce dei dadi spiegate dettagliatamente. Dopo un paio di partite non avrete più bisogno delle istruzioni, perché possiamo tranquillamente dire che sarà difficile possano presentarsi situazioni dubbie che richiedano un controllo sul manuale.

Graficamente Dice Forge è uno splendore: le carte, il tabellone, le componenti minori, anche la scatola, niente è lasciato al caso con un’esplosione di colori davvero appagante ed intrigante mirata anche ad avvicinare nuovi giocatori al tavolo!

Dice Forge

La gestione dei dadi è molto semplice: per togliere la faccia che non vi serve, fate leva con la faccia che volete inserire. Poi inseritela nell’alloggiamento che avete appena liberato et voilà!

Io non ho ancora imbustato le carte e non penso che lo farò visto che non bisogna mai mischiarle, ma per i maniaci di queste cose segnalo che gli alloggiamenti sul tabellone sono a filo.

Due cose, però, mi hanno lasciato perplesso.

La prima: il colore dei due dadi è molto simile, perché quindi non farli decisamente diversi o perfettamente uguali? Che senso ha avere colorazioni quasi omologhe con il rischio di confondere i dadi nonostante la colorazione di questi ultimi non influisce sulla partita ma nel regolamento è ben specificata invece la posizione delle facce dei dadi?

Seconda: gli inventari degli eroi si “imbarcano” dopo qualche partita, rendendo un po’ difficoltosa la gestione delle risorse. Probabilmente con un cartone un po’ più spesso non ci troveremmo di fronte questo problema.

Regole della forgia

Ogni giocatore riceve due dadi, una pedina Eroe, un Inventario e i segnalini risorsa corrispondenti che dispone nello spazio zero, tranne l’oro che sarà così assegnato: tre al primo giocatore, due al secondo, uno al terzo e zero al quarto.

Mettete il tabellone Isole di fianco alla scatola di gioco e mettete le carte nei rispettivi alloggiamenti avendo cura di far corrispondere numero e colore del tabellone con quello delle carte (ad essere precisi il disegno della carta completa il disegno del tabellone ad ulteriore controllo).

Sempre sul tabellone Isole disponete le pedine Eroe sul portale corrispondente e il segnalino dei turni sul numero uno.

Infine prendete il Tempio, con gli alloggiamenti delle facce dei dadi, mettetelo sulla scatola e avvicinate la scatola al tabellone Isole.

Ora siete pronti per giocare!

La regola fondamentale è che ad ogni turno di gioco tutti tirano i dadi e ne applicano gli effetti, ma solo il giocatore di turno esegue una delle due azioni possibili: fare un’offerta agli dei o intraprendere un’azione eroica.

  • Fare un’offerta agli dei: potete spendere il vostro oro per acquistare una o più facce dei dadi, rigorosamente diverse tra di loro, e forgiarle immediatamente sui dadi.
  • Intraprendere un’azione eroica: potete spendere le vostre risorse per acquistare una carta del tabellone Isole e applicarne l’effetto se c’è. Alcune carte hanno effetti permanenti che si attivano nel corso della partita, altre all’inizio di ogni turno.

Inoltre, spendendo due Frammenti Solari potete eseguire un’azione in più, ma solo una volta per turno.

La partita finisce dopo nove round completi (10 se si gioca in tre), e il vincitore sarà colui che avrà il maggior numero di punti vittoria sommando quelli sull’Inventario dell’Eroe più quelli delle carte acquisite.

Una volta finito di giocare, ricordatevi di riporre il materiale in maniera corretta per rendere più veloce il set up della partita successiva.

Dice Forge

Com’è forgiare?

Forgiare piace, anche se l’alea, seppur mitigata, risulta importante, perché ci sono molte strategie che si possono utilizzare, e bisogna essere molto flessibili e capaci di adattarsi continuamente al tiro dei dadi e alle azioni dei nostri avversari.

Bisogna essere veloci nell’impostare la propria strategia, nove turni sono pochi e, con solo nove azioni che si possono fare, partire subito bene è molto importante. Si crea il proprio motore di produzione ma si ha sempre la sensazione che la coperta sia corta, il che non è un male, anzi alza l’asticella della sfida proprio come piace ai giocatori più accaniti.

Il downtime è molto contenuto, a meno che non abbiate al tavolo un patito di statistica, e i turni girano via in fretta senza quasi che ve ne accorgiate.

Dadi = alea. Vero, verissimo.

Eppure in Dice Forge, se riuscite da subito a fare le mosse giuste, la potete quasi tenere sotto controllo. Anche se… Giusto ieri sera, verso il quinto o il sesto turno, mi è uscita una coppia di 1 di oro completamente inutile e a quel punto della partita, unici due 1 su entrambi i dadi…

Le partite scorrono via veloci (sempre ieri, nella nostra serata board games, siamo riusciti a fare una partita a Dice Forge e una a 7 Wonders…), l’interazione è minima e per lo più indiretta, e ci si può disturbare prendendo prima degli altri carte o facce dei dadi, ma è importante stare attenti a cosa fanno gli avversari perché alcune abilità permettono di usufruire dei tiri altrui.

Ovviamente è un gioco che si presta facilmente alle espansioni, sia in termini di carte, sia di facce dei dadi, ma al momento Asmodee non ha ancora annunciato nulla a riguardo.

È ovvio che non piacerà a chi non ama tirare dadi e agli amanti del controllo, ma in definitiva Dice Forge è una bella sorpresa e una bella novità.

Mi sento di consigliarlo a tutti, neofiti (facile, veloce da spiegare, lunghezza controllata) ed esperti (tattiche da variare nel corso del singolo turno di gioco, ampia longevità e rigiocabilità).

E voi, l’avete già provato? Fatecelo sapere nei commenti qua sotto!

Potete reperire Dice Forge, in italiano, cliccando qui.