Atomine, gli hacker siamo noi – Recensione

Manuel Enrico Di Manuel Enrico 5 Min di lettura

Atomine, finalmente siamo noi ad hackerare dei pc!

A volte la realtà può essere un’incredibile fonte di ispirazione. Abbiamo avuto pittori e scrittori, registi e fumettisti che partendo da eventi reali, spesso poco noti, hanno creato le proprie opere; questo stesso processo creativo si può applicare al mondo dei videogiochi? Secondo quanto fatto da Broken Arm Games con il loro Atomine, la risposta è decisamente affermativa!

Il fatto storico (e poco noto) risale al 2011, quando Sergej Ulasen scoprì STUXNET, un computer worm malevolo, inizialmente diffuso via Microsoft Windows, che targhettizzava sistemi di controllo industriale Siemens, definito come una minaccia dormiente, che aspettava un evento specifico per attivarsi. STUXNET è il primo malware scoperto a spiare, compromettere sistemi industriali e il primo che includesse una minaccia per i PLC (controllori logici programmabili). Il worm è stato scoperto in sistemi industriali di centrali nucleari e di estrazione petroliferaE se ora fossimo noi a dover impersonare un virus informatico?

Broken Arm Games deve avere intuito come questa idea potesse essere la base della creazione di un gioco di per sé semplice, ma con un certo appeal.

Atomine è un giochino, non ha grandi pretese e come tale deve esser considerato. Siamo in pieno indie, lo spirito che anima un videogioco del genere deve ridursi ad una parola: divertimento. Atomine in questo non tradisce, sfruttando furbamente il proprio concept per creare un ambiente di gioco minimal; impersonando un virus militare impegnato ad intrufolarsi nel vasto oceano di internet per forzare dei computer.

Atomine, l’indie game di Broken Arm Games

Dopo esser stati tante volte impegnati a difendere i nostri PC (pensate a WannCry, il nuovo attacco informatico di questi giorni), per una volta siamo noi a fare gli hacker, siamo noi Atomine.

Per poter adempiere al nostro ruolo, avremo a disposizione tutto quello che un moderno virus informatico può desiderare! Potenziamenti che si adattano al nostro stile di gioco, in modo da renderci letali, in grado di affrontare le battaglie che ci attendono; i proiettili infiniti sono una consolazione, ma il ritmo frenetico è impegnativo, estremamente arcade e ricorda il livello di frenesia di titoli del passato. La vera essenza di questo gioco richiede il dual stick, visto che l’universo di gioco costellato di nemici e ostacoli non rende con la tastiera; Atomine è un concentrato di azione, ci impegnerà parecchio! A dare ancora più spessore a questo titolo è la grafica, lo stile minimalista che pur non richiedendo grandi risorse riesce a trasmettere in pieno l’atmosfera ‘hacker’ di Atomine.

Una della prime mappe di Atomine

Anche se solitamente dire indie viene percepito come elementare, come un gioco da poco, Atomine si presenta come una perfetta rappresentazione di cosa sia il vero spirito indie: semplicità, coinvolgimento e economia. Questi tre punti cardini dell’indie sono perfettamente integrati da Broken Arm Games in Atomine, che con un costo contenuto (meno di dieci euro, su Steam), offre un divertimento che potremmo definire basic ma al contempo accattivante, ideale per un attimo di svago per ricaricare le pile e lasciare il cervello a basso regime. La grafica è lontana dal cyberspazio immaginato da Gibson, ma è comunque caratteristico, ben congegnato.

Il nostro Atomine sta dando l’assalto!

Broken Arm Games ha saputo trovare la chiave per realizzare un titolo semplice e senza pretese, un vero indie game che sa offrire un divertimento a tratti old style ma comunque convincente. Se state cercando un gioco impegnativo, dalla grafica iper-pompata state alla larga da Atomine, se invece siete alla caccia di un giochino leggero e intrigante, mollate tutto e correte su Steam alla pagina di Atomine!

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