AGCM indaga su Pokémon Go per clausole vessatorie

Pokemon go Pokémon Go

La creatura di Niantic è finita nel mirino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per alcune clausole ritenute vessatorie.

Pokémon Go è finito nel mirino dell’AGCM poiché, secondo il Garante, i Termini d’Uso dell’applicazione conterrebbero alcune clausole che limiterebbero i diritti del consumatore.

In particolare, le clausole ritenute vessatorie sono quelle che riguardano la limitazione di responsabilità, che sollevano Niantic, The Pokémon Company e The Pokémon Company International da ogni responsabilità per danni diretti o indiretti, nonché l’esclusione di garanzia circa la disponibilità di servizi e l’accuratezza e l’affidabilità dei contenuti.

Non convincono, inoltre, quelle parti del contratto che impediscono agli utenti di ricorrere ad un arbitrato e che lo privano della possibilità di condurre una class action contro Niantic, The Pokémon Company o The Pokémon Company International.

Ancora, l’AGCM non gradisce che Niantic possa cancellare i dati di gioco di un utente a propria discrezione e senza un significativo preavviso, comportando anche la perdita di eventuali prodotti virtuali acquistati.

Chiunque fosse interessato, può leggere la consultazione sul sito del Garante con la possibilità di fornire il proprio contributo.

Insomma, ricordatevi di leggere i Termini d’Uso la prossima volta che deciderete di installare un’app sul vostro smartphone!