Quando c’era lui, il fumetto antifascista sul ritorno di Mussolini

Quando c’era lui – Recensione

Di ritorno dalla Sagra dei Fumetti di Verona, sono entrato in possesso di una copia del numero 1 di Quando c’era lui, un fumetto dichiaratamente antifascista scritto da Daniele Fabbri e disegnato da Stefano Antonucci.

Il primo volume, pubblicato dalla mia concittadina Shockdom, è uscito il 15 Aprile di quest’anno, indispettendo più di una persona. Tempo fa ho infatti scoperto, con mio grande rammarico, di uno spiacevole episodio avvenuto durante il Romics (la fiera del fumetto di Roma, per chi non la conoscesse) svoltosi in concomitanza con il lancio del fumetto, dove lo stand della Shockdom era stato preso “d’assalto” da alcuni simpatizzanti di destra.

Ero indeciso se inserire o meno il filmato dell’accaduto nell’articolo, ma poi mi son detto “Me ne frego!” (più o meno), e allora eccolo di seguito.

https://youtu.be/RiPZXAbW1HY

Incuriosito da cosa potesse aver scatenato cotanta rabbia nei confronti di un fumetto ho deciso, passando casualmente davanti allo stand della Shockdom tra un’intervista e l’altra, di prendermi a manganellate una copia di Quando c’era lui.

Quando c’era lui non si usava la coca cola… (spoiler)

La trama del fumetto verte attorno ad un gruppetto di ragazzi di CasaPound il cui leader, Giannone (una chiara irrisione a Gianluca Iannone), tenta di riportare in vita Mussolini con l’aiuto di un allievo di Josef Mengele. Il risultato sarà un successo a metà, poiché il Duce ritornerà in vita trasformato in un duce di colore.

Palesemente ispirato a Lui è tornato, Quando c’era lui sa divertire ma lo fa senza filtri o inibizioni nei confronti dell’estrema destra, sollevando quindi un vespaio in un’Italia che sembra non essere ancora pronta per scherzare sul proprio passato (e presente). Ed immagino sia proprio la presa di posizione, netta e per nulla velata, di Antonucci e Fabbri (già autori di Gesù e V for Vangelo) ad aver acceso gli animi, poiché in realtà, così scioccante il fumetto non è.

Dialoghi e disegni sono ben realizzati, ma questo non è quello che interessa alla gente. Sulla copertina troneggia un Mussolini a testa in giù, riportando alla memoria i fatti di piazzale Loreto e riaprendo vecchie ferite sin dal primo istante. Difficile riuscire quindi nel tentativo di godersi il fumetto senza prendere una presa di posizione a riguardo, vedendosi travolti forzatamente da una o dall’altra parte. L’unica scappatoia, forse, è quella di ricordarsi che si tratta “solamente” di un fumetto.

Quando c'era lui

Di seguito trovate l’intervista fatta a Daniele Fabbri da Fanpage, in risposta ai fatti accaduti al Romics:

La serie è in uscita con cadenza trimestrale e il secondo numero sarà nelle fumetterie e nelle edicole il prossimo 15 luglio. Potete reperire una copia del primo numero e preordinare facilmente il secondo volume su Amazon Italia