Con PlaNet possiamo localizzare quasi ogni fotografia

Di Mattia Mossini 3 Min di lettura

A volte capita di trovare un’immagine, un poster di un paesaggio e di chiedersi ” dove è stata scattata? ”. Ora con PlaNet possiamo localizzare quasi ogni fotografia. Si tratta di un algoritmo di intelligenza artificiale sviluppato da Google in grado di geolocalizzare quasi ogni immagine partendo da pochissimi punti di riferimento. Lo sviluppo del progetto si deve a Tobias Weyand, i dettagli della sua ricerca sono stati pubblicati a questo link, in sostanza il sistema coglie dettagli come cartelli stradali, paesaggi ed altri punti di interesse per definirne la posizione, con una precisione stimata del 50% superiore alla concorrenza e a molti esperti viaggiatori in carne ed ossa.

PlaNet possiamo localizzare quasi ogni fotografiaNel dettaglio, il team di BigG ha diviso il nostro pianeta in 26 mila quadratini di dimensioni diverse, con maggiore attenzione e quindi definizione nelle zone con maggiore densità (dove ci possono essere maggiori immagini o punti di interesse) e caricato nel sistema 126 milioni di immagini già geolocalizzate per fornire un database molto ampio. 91 milioni di queste fotografie sono servite ad insegnare al programma come fare il proprio lavoro, mentre le restanti sono state necessarie per mettere alla prova il software, che scomponendo l’immagine è in grado di riposizionarla nel riquadro di provenienza che ne identifica la posizione nel mondo.

“PlaNet è in grado di localizzare il 3,6% delle immagini con precisione pari alla strada cittadina in cui sono state scattate”

“e il 10% con precisione a livello della città. Inoltre, è in grado di determinare la nazione di origine nel 28% dei casi e il continente nel 48% dei casi”.

Queste le parole dello sviluppatore Tobias Weyand, intervistato da Technology Review,

Se volete mettervi alla prova  vi consigliamo di vitare il sito Geoguessr.com, dove potete sfidare le vostre capacità nel localizzare delle immagini a caso prese da google maps, vi informiamo che l’errore medio umano è di circa  2.320,75 chilometri, mentre quello di PlaNet è di circa la metà, niente male se consideriamo che lui questi posti non li ha mai visitati.

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