Narcos, la recensione del card game che porta il narcotraffico di Escobar sul nostro tavolo

Narcos – La Recensione

Poteva essere diffuso in un periodo migliore un gioco da tavolo con questo nome? Chiaramente no! Dopo l’enorme successo della serie tv targata Netflix, sulla vita del narcotrafficante più famoso di tutti i tempi Pablo Escobar, possiamo finalmente immedesimarci nel re della cocaina grazie a questo titolo rievocativo; Narcos.

Creato da Gianluca Aceto e Antonio Manco, Narcos è distribuito da CosplaYou (che ringraziamo per la copia demo fornitaci) in realtà già da qualche mese. Ovviamente, considerato il tema trattato, il gioco viene consigliato ad un pubblico di soli adulti (come suggeritoci da un bel 18+ impresso sul fronte della scatola).

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Ora, però, è arrivato il momento di testarlo con mano! Sarà plata o plomo per questo particolare card game? Scopriamolo insieme…

Carte stupefacenti

Il contenuto della scatola è quello che vi aspettereste da un classico card game; una scatola di dimensioni ridotte, per delle carte realizzate splendidamente. Al suo interno troviamo infatti:

  • 10 carte personaggi
  • 75 carte consegne
  • 4 carte monopolio
  • due libretti del regolamento, in inglese ed in italiano (piccola chicca, quello in lingua inglese ha le fattezze di un passaporto statunitense!).

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Buone anche le illustrazioni presenti sulle carte, realizzate da Valeria Favoccia (assieme ai due ludotrafficanti citati precedentemente).

Pochi elementi di gioco quindi, per un’ambientazione altrettanto semplice.

Avete presente la più classica delle guerre al narcotraffico? Ecco, bravissimi. Da una parte troveremo el Patròn Pablo Escobar, il quale deve difendere il monopolio delle droghe mondiali, da un’altra troviamo invece gli altri narcos (purtroppo senza nome, avrei voluto vedere Judy Moncada o el Cartel de Cali) i quali a loro volta vogliono soffiare il mercato a Pablo. Per ultimi troviamo ovviamente i federali, che tenteranno in ogni modo di interrompere il flusso di stupefacenti oltreconfine.

Chi vincerà? el Patròn, los Narcos o los Federales?

Giocare a Narcos potrebbe risultare complicato in un primo momento a causa delle istruzioni, per nulla intuitive e mal organizzate. Questo le rende piuttosto difficili da consultare, sia in caso di dubbi che in fase di apprendimento del gioco. Una volta superato questo scoglio iniziale, iniziamo a capire come funziona.

Per cominciare il gioco prevede un numero minimo di 5 giocatori (arrivando fino ad un massimo di 10) i quali, a loro volta, avranno un ruolo ben definito nella storia. Il numero dei giocatori influenza direttamente il tipo e la quantità dei personaggi presenti nel gioco. Nello specifico troveremo sempre un solo ed unico Pablo Escobar, mentre il numero di narcos e dei federali varierà.

Qual’è però lo scopo ultimo del gioco? È presto detto. Ogni turno di gioco corrisponde ad una consegna di “merce”, che può essere in armi, denaro, marijuana o cocaina. Pablo e gli altri trafficanti dovranno far arrivare la merce a destinazione, i federali dovranno, ovviamente, impedire che ciò accada.

Più semplicemente, la consegna dovrà partire da un giocatore che annuncerà la tipologia di merce che vorrebbe consegnare, passando il “pacco” al giocatore successivo che, a sua volta, dovrà consegnarlo a quello dopo, e così via. Qualora la consegna dovesse fallire, tutto il gruppo dovrà interrogarsi su chi possa essere la talpa, il traditore. Se il colpevole dovesse essere scoperto, dovrà istantaneamente abbandonare la partita. A seconda del ruolo dell’eliminato, la partita potrebbe proseguire o terminare.

Le fasi di eliminazione dal gioco sono ampiamente descritte nelle istruzioni, e possono variare in modo consistente l’andamento del gioco a seconda del numero di giocatori che vi partecipano.

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Conclusiones!

Nonostante la chiarissima ispirazione a Bang!, cardgame di fama mondiale, il gioco è studiato bene ma ha indubbi margini di miglioramento. Le regole, una volta capite ed assimilate, risultano essere in realtà piuttosto semplici, eccezion fatta per la procedura di eliminazione dei personaggi; sempre piuttosto macchinosa.

C’è però da aggiungere che non sarà sempre facile trovare dai cinque ai dieci giocatori con cui giocare (a differenza di altri titoli simili dove, anche in pochi, si può sempre accennare una partita). Questo fatto lo esclude automaticamente a piccole compagnie di giocatori.

La durata del gioco riportata sulla scatola è invece attendibile, parliamo infatti di 20-25 minuti a partita, dato che s’è verificato anche durante la nostra prova.